Normalità……. È Sognare
di Mariacarla Rubinacci
La sera era ormai inoltrata, l’aria fresca della notte stava arrivando con i suoi fluidi delicati che avrebbero reso morbido il frastuono della strada sottostante già libera dal defluire giornaliero. Di fronte alle sue finestre un palazzo mostrava i suoi occhi illuminati dietro i quali tante storie uguali e diverse stavano mettendo in scena il loro ruolo quotidiano. Alcuni balconi diffondevano aromi familiari delle cene che avrebbero presto radunato i racconti dei fatti vissuti durante il giorno. Un balcone, lassù, verso i piani più alti, le chiamò l’attenzione. Si appoggiò meglio alla ringhiera e con il capo verso l’alto, tentava di inserirsi con occhio curioso nella storia che si stava interpretando su quel palcoscenico.
Aperto come gli altri per accogliere il leggero tepore della stagione, il balcone era avvolto dall’alone di luci colorate, mentre una musica ora dolce, ora allegra e ritmata, rimbombante e poi flebile come parole sussurrate all’orecchio, riempiva l’aria. Assomigliava ad una bocca aperta al canto come fosse in un concerto in piazza, dove tutti, come lei, almeno una volta, si sono fatti coinvolgere cantando e saltellando liberi di gioire. Due ombre contro luce che stavano giocando con i loro cuori le suggerirono l’illusione di sentire sillabe appena bisbigliate da labbra nascoste fra i capelli profumati, accompagnate da un bacio leggero. Ombre cinesi, un alito di brezza notturna muoveva i lunghi capelli di una lei appoggiata morbidamente alla ringhiera, mentre si lasciava cogliere dalle braccia di un lui che delicatamente l’avvolgeva in un gesto di gioia.
Il momento offerto da quei giovani invitava il mondo ad appropriarsi della normalità rimasta chiusa sul fondo del cassetto ormai da troppo tempo.
Si ritrasse dalla scena mentre le sue labbra con un sussurro le fece vibrare…. “un bacio, l’apostrofo rosa tra le parole…”
La festa era diventata un sogno e lei desiderò farsi cullare dall’illusione di poter continuare a sognare, senza pensieri, senza ansie, per rincorrere un sogno anche non suo, ma di tutti, in punta di piedi per non spaventarlo mentre stava riportando in scena la normalità.
(Novembre 2022)