NEWS

WEEKEND SULLA NEVE   di Luigi Rezzuti   Tutto ebbe inizio con il weekend che Franco e Vanessa avevano deciso di fare in montagna. Partirono nel primo...
continua...
La vendetta   di Alfredo Imperatore   Il marchese Antonio De Franciscis aveva un grande negozio per la rivendita di tappeti, a Palermo. e un...
continua...
STORIA DEL COSTUME DA BAGNO   di Luigi Rezzuti   L’estate si avvicina a passi da gigante, è tempo di fare il primo tuffo in mare, e tempo di...
continua...
GENITORI IN BLUE JEANS   di Annamaria Riccio    “Genitori in Blue Jeans” fa tappa a Napoli: il progetto itinerante di Fondazione Carolina e TikTok per...
continua...
Miti napoletani di oggi.84 IL TURISMO   di Sergio Zazzera   Che il turismo sia una delle più redditizie risorse economiche dell’Italia intera, è un...
continua...
UNA VACANZA SULLA NEVE   di Luigi Rezzuti   Non so se avete visto il film “Fantozzi” quando il ragionier Ugo intraprende un viaggio in automobile con...
continua...
 La Sezione collinare Anpi “Aedo Violante”   di Marisa Pumpo Pica   Come nasce la Sezione collinare Anpi “Aedo Violante”? Nasce per moto...
continua...
Una passeggiata nel quartiere Sanità   di Luigi Rezzuti   Napoli ha tanto da offrire. Ogni volta scopro qualcosa di nuovo, che magari era lì da...
continua...
SANTO SUBITO!   di Sergio Zazzera   La vigente normativa della Chiesa in materia di canonizzazione prevede un procedimento particolarmente complesso,...
continua...
“La mappa non è il territorio”   di Gilda Rezzuti   L’essere umano, per sua natura, non può vivere in solitudine, ma deve, lungo il corso della sua...
continua...

L’ultima chance

 

di Gilda Rezzuti

 


Era circa l’inizio dei primi anni 2000 quando sulla scena politica nazionale e Regionale, dopo un apparente rimescolare di carte e cambio di nomi, si iniziò a parlare di svolta sostanziale, di rinnovamento anche nel panorama politico della città di Potenza e della regione Basilicata. I politici del tempo di destra, sinistra centro e quant’altro, dopo gli scandali ereditati dalla prima repubblica, facevano a gara per guadagnare fiducia e credibilità da parte dei cittadini. Iniziarono nuovi fermenti, speranze, proposte, nacquero movimenti, gruppi, partiti, tutti in primissima linea e super motivati. Forse era arrivato davvero il tempo della consapevolezza e del cambiamento. A livello locale si iniziò a lavorare a vari programmi, come, ad esempio, un piano strategico per la valorizzazione di Potenza capoluogo di regione, la città delle reti, l’infrastrutturazione territoriale, la modernizzazione dell’economia, il rafforzamento della coesione sociale, la promozione del turismo regionale, la crescita equilibrata e sostenibile, l’individuazione degli obiettivi prioritari di sviluppo, per interventi mirati. In poche parole, con lo slogan “La Basilicata che vuole farcela”, allora era stata messa in campo tutta una serie di dinamiche per permettere di far uscire dalla depressione questa parte del sud Italia dimenticato e sfruttato. In più di vent’anni ne è passata di acqua sotto i ponti e fiumi di parole. A parte i proclami, nella sostanza non è accaduto nulla di significativo, niente di ciò che era stato previsto, anzi, se in questi anni c’è stato un cambiamento, esso è rappresentato da una costante involuzione e un accentuato oscurantismo. La città integrata, lo sviluppo territoriale, l’innovazione, gli assi prioritari, gli obiettivi strategici, l’occupazione, la qualità della vita, dei servizi e il rispetto dei diritti, sono rimasti inafferrabili miraggi. Praticamente il documento strategico di inizio millennio è stato un bel progetto ad effetto e un gran fallimento. Ora siamo in attesa di accogliere un’ennesima sfida e giocarci un’altra partita con i recovery fund, annessi e connessi. Sembra una storia infinita. Ancora una volta si spera di correggere il tiro e creare ricchezza. Voi, non so, ma io ho qualche dubbio, soprattutto considerando che non si riesce ancora bene a capire cosa ne è stato di tutti i precedenti finanziamenti europei e dei piani operativi regionali degli anni passati.

Comunque, malgrado le tante delusioni, è prepotente il bisogno, soprattutto in questo triste periodo, di sperare e crederci ancora, ma, per non continuare ad illudersi e poter ottenere davvero un reale, visibile, progressivo cambiamento, sarà il caso di cambiare metodo e mettersi seriamente in discussione.

(Maggio 2024) 

 

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen