di Luigi Rezzuti
Si è conclusa la più brutta stagione calcistica del Napoli. Il giornalista Emilio Fede avrebbe detto: “Che figura di m……” Il Napoli è fuori da tutte le competizioni: Champions League, Europa League, Mondiale per club e Conference. Questa stagione calcistica è stata una vera delusione per i tifosi e per tutti gli sportivi. Dopo aver vinto lo scudetto, ci si aspettava una stagione quanto meno dignitosa da parte della squadra azzurra, invece si è assistito ad un calo vertiginoso delle prestazioni e dei risultati. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha giocato un ruolo determinante nella crisi del club con decisioni sbagliate e una gestione disastrosa dal post scudetto in poi. Il cambio continuo di allenatori ha dimostrato un’enorme disorganizzazione nonchè una mancanza di progettualità a lungo termine. Rimpiazzare un tecnico come Spalletti con Rudi Garcia, per poi passare a Mazzarri e, infine, a Calzona è stato indice di una totale confusione e incertezza sulla strada da seguire. Ma non si può puntare il dito solo sul presidente. La colpa è anche dei giocatori che non hanno dimostrato un adegualo comportamento e un giusto impegno in campo, un atteggiamento, insomma, che non può essere tollerato in una squadra di alto livello come il Napoli. Una squadra che era abituata a lottare per lo scudetto non doveva accontentarsi di un decimo posto in campionato. La rivoluzione è necessaria per risollevare le sorti della squadra azzurra. Le scelte fatte finora non hanno portato ai risultati sperati ed è arrivato il momento di un cambiamento radicale. Si deve puntare su un progetto solido e duraturo, con un allenatore capace di guidare la squadra verso nuovi successi e con giocatori determinati a dare il massimo. La strada sarà sicuramente lunga e difficile, ma, con una corretta strategia e un impegno costante da parte di tutti i protagonisti, il Napoli potrà rialzarsi e ritornare ai vertici del calcio italiano ed europeo. Speriamo che la prossima stagione segni l’inizio di una nuova era di successi e trionfi per la squadra partenopea. Intanto la rivoluzione in casa Napoli è iniziata, De Laurentiis ha ingaggiato Giovanni Manna, che ha firmato un contratto come nuovo direttore sportivo. Manna è stato alla Juve dal 2019, prima col compito di responsabile degli Under 19, poi, dal 2020, col compito di scopritore e valorizzatore di nuovi talenti, tutti portati ad esordire da Allegri. Nell’ultima stagione ha ricoperto il ruolo di Head of Firt Teal e, nel dicembre del 2023, ha ricevuto il premio USSI 2023 come dirigente dell’anno, con la seguente motivazione: “Per il suo impegno e l’attività svolta nello sviluppo del progetto Next Gen”. L’esperienza di Manna nel mondo del pallone è ben ampia, oggi passa dalla Juventus a un futuro tutto azzurro.
Dopo il toto-allenatore il presidente Aurelio De Laurentiis ha presentato, in pompa magma, il nuovo allenatore del Napoli, Antonio Conte per panchina del Napoli dalla prossima stagione 2024 -2025 con un contratto di 6 milioni di euro a stagione, per tre anni. Conte ha fatto della tenacia, della grinta e della versatilità tattica le basi della sua carriera da calciatore professionista e analoghi principi ha trasmesso a tutte le squadre, guidate da allenatore. Dopo le panchine di Siena, Arezzo, Bari e Atlanta, diventa allenatore della Juventus, con la quale ha vinto tutto in Italia e all’estero, tra gli anni ’90 e 2000. Si consacra, sin dal primo anno, strappando lo scudetto al Milan di Allegri ed aprendo un ciclo vincente con tre campionati, vinti consecutivamente, e 2 Supercoppe Italiane. Dopo l’esperienza alla Juventus, approda sulla panchina della Nazionale, risollevandola dalle macerie del Mondiale 2014 e riavvicinandola al cuore degli Italiani, mettendo in campo una squadra combattiva e ben organizzata, eliminata ai quarti di finale di EURO 2016 dalla Germania soltanto dopo i calci di rigore. Ricomincia dall’Inghilterra e da Londra, sponda Chelsea, dove vince il campionato al primo anno e la Coppa d’Inghilterra al secondo. Torna in Italia sulla panchina dell’Inter e riporta lo scudetto a Milano, interrompendo il ciclo di vittorie di 9 scudetti consecutivi della Juventus, iniziato proprio con lui alla guida.
(Giugno 2024)