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UNA PIATTAFORMA AIUTA A SCEGLIERE IL FUTURO   di Annamaria Riccio   Nato dal progetto sociale Parole O_Stili, di sensibilizzazione nella scelta del...
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Pensieri ad alta voce di Marisa Pumpo Pica   Una giornata particolare     Ci perdoni l’eccellente collega giornalista, Aldo Cazzullo, se prendiamo...
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Gioacchino Toma, pittura e mestizia   di Antonio La Gala   Gioacchino Toma nacque a Galatina (Lecce), nel 1836. Rimase orfano a sei anni e trascorse...
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Parlanno ’e poesia   di Romano Rizzo   Nando Clemente  Nando Clemente, degno continuatore della poesia classica napoletana, è stato un uomo dotato di...
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Convegno a Sala Consilina sugli usi civici
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IL TIFOSO NAPOLETANO   di Luigi Rezzuti   Il tifoso napoletano è diventato da un po' di tempo vago, evasivo, reticente. Una volta, più dei problemi...
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AMERICA’S CUP - LUNA ROSSA IN FINALE   di Luigi Rezzuti   Che Luna Rossa sia stata osteggiata dalle rivali anglosassoni non è un mistero....
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PROCIDA MARINARA   La speranza dell’isola di primeggiare sui mari dell’intero universo nell’edizione riveduta e aggiornata di Procida Marinara, scritto...
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 “Il broccolo”   di Antonio La Gala   Testimonianze della vita artistica e letteraria napoletana a cavallo fra gli anni Quaranta e Cinquanta ci...
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Nuovo centro sportivo e nuovo stadio   di Luigi Rezzzuti   Aurelio De Laurentiis lo ha più volte dichiarato: il centro di Castel Volturno non...
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Dalla demolizione alla ricostruzione

Cantieri aperti di buone prassi

 

di Gilda Rezzuti

 

Troppo spesso, di fronte ad alcune gravi situazioni e relative inquietanti manifestazioni, abbiamo un atteggiamento rassegnato, assuefatto. Ci siamo abituati a tutto e le notizie, ormai, non fanno più notizia. Siamo diventati molto bravi nel disegnare una mappa approssimativa dei fatti, parliamo molto, esponiamo fenomeni, avvenimenti, presumiamo verità. Anche sui social ognuno dice la sua. Opinionisti, critici, intellettuali, esperti e quant’altro, tracciano quotidianamente una fotografia molto dettagliata di quella che è la nostra società, con le sue fragilità. Denunciano disservizi, lamentano malessere, esprimono concetti, riescono facilmente a descrivere la realtà oggettiva e soggettiva, cercando di comunicare quel che avviene intorno a noi con attenzione e accuratezza. Sappiamo bene che, con tutti i mezzi di informazione e i  canali comunicativi di cui oggi disponiamo, quel che succede nel mondo, a qualsiasi livello, è sotto gli occhi di tutti. Siamo subissati da notizie di ogni genere, a volte anche  contraddittorie o false. Le fonti di informazione, più o meno attendibili, sono infinite. Ciascuno, quindi, dispone degli elementi necessari per fare le proprie ricerche e raggiungere le sue personali idee e convinzioni. Il problema, però, consiste nel non essere altrettanto capaci di intervenire, in maniera significativa, sulle criticità, agire con impegno per trovare valide alternative e risposte esaustive alle tante problematiche. Siamo, ormai, assopiti, confusi, anestetizzati. Siamo diventati spettatori passivi che osservano, inermi, lo scorrere dei fotogrammi della loro storia. Ci hanno abituato, ambiguamente, a farci rimanere indifferenti a tutto. Certo è pur vero che, spesso, siamo eccellenti nel giudicare, elencare lacune, criticare, demolire, ma molto meno bravi nel lottare e contribuire, con impegno, a contrastare quello che non va. Non siamo più in grado di proporre ipotesi e alternative valide, anche solo sperimentali. Chiusi nel nostro individualismo e nelle nostre trappole virtuali, siamo animali di abitudine, in gabbia, polemici, sterili, con la mente annebbiata, ciascuno privo di credo e di volontà. Forse, però, è arrivato il momento di capire, soprattutto in questo periodo di caos e sbando totale, che può avere un senso demolire solo se si è in grado di costruire.

(Luglio 2024)

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