NEWS

Pensieri ad alta voce   di Marisa Pumpo Pica   Le Frenesiadi - Sanremo Festival   Ebbene sì. I Greci, fra tanti giochi e feste, avevano le...
continua...
Il NAPOLI IN RITIRO A VAL DI SOLE   di Luigi Rezzuti   “Siamo felici di tornare in Trentino, sarà un ritiro pieno di sorprese per i nostri tifosi”...
continua...
Napoli in festa Uno spettacolo indimenticabile di Vittorio Ferrara Nel mese di maggio, diversi funzionari del Comune di Napoli, della prefettura e...
continua...
Porta Reale, una porta girovaga   di Antonio La Gala   In via Toledo, sulla facciata di palazzo De Rosa, ad angolo con via Cisterna dell’Olio, sono...
continua...
Gonsalvo Carelli da Ferdinando II a Margherita di Savoia   di Antonio La Gala      Nei primi decenni dell'Ottocento fiorirono a Napoli i pittori...
continua...
Vezzi di artisti   di Antonio La Gala     Qui non intendiamo demitizzare figure di artisti; vogliamo soltanto presentare piccole curiosità che ci...
continua...
Ti tendo una mano   di Mariacarla Rubinacci   In piedi guardi. Sull’orlo della fossa i sacchi neri nascondono l’orrore, una scarpa è attorcigliata...
continua...
LA COSTITUZIONE APERTA A TUTTI Al centro dell’incontro il tema dell’Inclusione   di ANNAMARIA RICCIO   Realizzata da Giuffrè Francis Lefebvre insieme...
continua...
La violenza sulle donne   di Luigi Rezzuti   Si sente, purtroppo, parlare molto spesso di violenza sulle donne. Sui giornali, in TV, alla radio,...
continua...
ANPI "Aedo Violante"   Domenica 4 Febbraio 2024 Ore 10.30 Aderire all'ANPI per difendere la Costituzione ed i valori della Resistenza. La Collina...
continua...

L’autonomia differenziata

 

di Romano Rizzo

 

La proposta di legge sulla Autonomia Differenziata, presentata dal leghista Calderoli, criticata da illustri costituzionalisti ed esperti, è passata al Senato quasi in sordina. Dopo, alla Camera, le opposizioni non hanno saputo, forse, trovare la strada giusta per opporsi ad essa adeguatamente. Qualcuno, anzi, con piglio critico, ha scritto che non si è saputo trovare nulla di meglio di una assurda pagliacciata, ripresa dalla TV e poi sfociata in una indegna rissa.

Nessuno si è premurato di far comprendere all’ignaro cittadino il peso che questa legge potrà avere in futuro: in sostanza, non farà altro che aumentare la distanza, già notevole, che separa le regioni del Nord da quelle del Sud. Essa prevede che quasi tutte le funzioni, che erano gestite, bene o male, dallo Stato, diventino di competenza

delle regioni che dovranno provvedervi, e qui è l’inganno, con le risorse prodotte nel territorio. Si sa già che le industrie sono ubicate quasi tutte al Nord, ma pochi sanno che, comunque, le Sedi Centrali, anche di quelle che sono operative altrove, sono al Nord e, di conseguenza, è al Nord che affluiranno i ricavi derivanti da imposte e tasse. Prima, attraverso la cassa unica dello Stato, le migliori contribuivano con parte dei loro ricavi ai bisogni di quelle del sud. Ora non più. Mi obiettano che sono previste delle quote di compensazione che non si sa come e da chi verranno determinate. Mi si obietta ancora che, su specifica richiesta di alcuni parlamentari, dovranno essere predeterminate delle quote minime necessarie da cui non si potrebbe derogare. Tutto ciò mi fa comprendere che l’effettiva attuazione della nuova normativa è, fortunatamente, assai lontana nel tempo, ma non mi riesce di accettare che si ritenga valido il principio che una Regione virtuosa, che riesca cioè ad introitare più di quanto le occorra e che voglia destinare il surplus al miglioramento dei servizi per i propri assistiti, possa giungere ad operare per eliminare il divario esistente con altre regioni, meno fortunate. Mi ero illuso che tutti i parlamentari del Sud avessero presentato le loro logiche obiezioni almeno per rispetto dei propri elettori, indipendentemente dalle direttive dei partiti di appartenenza. Ma non è stato così e questa che si può definire come una truffa, perpetrata ai danni del martoriato Sud, temo che finirà nel peggiore dei modi. Mi risulta che c’è chi sta tentando la strada del referendum, dimenticando che tale strumento non può essere usato per i provvedimenti che hanno effetti economici.

Confesso che spero che si trovi una scappatoia che ci consenta di porre fine all’incertezza e che ci sia un modo per far sì che venga abrogato questo malevolo disegno. Poiché sono e resto un inguaribile sognatore, continuo a sperare che qualcuno mi faccia capire, con valide argomentazioni, che sbaglio e non mi accorgo di sbagliare!

(Luglio 2024)

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen