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DACIA MARAINI AL SUMMA LIBRI FESTIVAL     (Marzo 2024)
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Pensieri ad alta voce di Marisa Pumpo Pica   Dietro il velo delle parole… Senso e abbandono   “Le parole sono pietre. Sono proiettili”, ebbea dire...
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Quell’avventura di una notte di 50 anni fa   di Luigi Rezzuti   Il mondo si divide fra quelli capaci di avere l’avventura di una notte e quelli che,...
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Per la dipartita di Marta Rezzuti   di Marisa Pumpo Pica   È venuta a mancare all'affetto dei suoi cari Marta Rezzuti, sorella di Luigi, direttore...
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Pittura napoletana fra Otto e Novecento. Tradizionalisti e innovatori   di Antonio La Gala        Fra il 1860 e il 1880 la pittura napoletana accrebbe...
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Porta Reale, una porta girovaga   di Antonio La Gala   In via Toledo, sulla facciata di palazzo De Rosa, ad angolo con via Cisterna dell’Olio, sono...
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CALCIOMERCATO INVERNALE 2025   di Luigi Rezzuti   A mezzanotte del 3 febbraio 2025 è calato ufficialmente il sipario sul calciomercato invernale....
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L’architetto Adolfo Avena   di Antonio La Gala   Adolfo Avena è fra i protagonisti del mondo architettonico napoletano fra gli ultimi decenni...
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Perchè tanti infortuni?

di Luigi Rezzuti

 

Questa volta non voglio parlare di calcio giocato, ma cercare di capire perché il numero dei giocatori infortunati aumenta sempre di più. Vorrei scoprire se questi infortuni dipendano da allenamenti troppo intensi o da “jella nera.” A mio avviso, ogni atleta ha la sua struttura fisica per cui non può sottoporsi a determinati sforzi e l’eccesso di questi talvolta si manifesta durante le partite, dove è più facile infortunarsi. Conte, come hanno sussurrato alcuni giocatori, li sottopone a sedute di allenamenti massacranti, e lunghe anche di molte ore. Questo forse è il motivo per cui spesso muscoli, tendini o ossa si rompono. Il fisioterapista di De Bruyne, uno dei pi importanti al mondo, ha dichiarato: “E’ risaputo che negli sport professionistici la fatica può accrescere il rischio di infortuni. Oggi il calcio è un gioco di velocità e intensità, le squadre inglesi fanno sedute di allenamento di 60/70 minuti, col pallone sempre in gioco, solo Conte è fissato con certi allenamenti”. Purtroppo, dall’inizio del Campionato, si è verificato un susseguirsi di infortuni dal meno grave al più grave, che hanno colpito da Buongiorno a Lobotka, da Lukaku a Hojlund, oltre a De Bruyne. Sono davvero tanti gli infortuni nel Napoli di Conte, uno dietro l’altro. L’ultimo, il più clamoroso, è quello che riguarda Kevin De Bruyne, che è stato operato in Belgio. É difficile, al momento, fissare una data precisa per il suo rientro. L’obiettivo è provare ad essere a disposizione per febbraio, considerata pure la voglia del calciatore trentaquattrenne di partecipare al Mondiale da protagonista. Ma quello di De Bruyne non è un caso isolato, come abbiamo appena detto. La lista degli “ammaccati ai muscoli” si è aperta ad agosto, con Lukaku e, da quel giorno, in infermeria c’è stato un discreto viavai, che spinge anche ad approfondire riflessioni sulle cause di infortuni, ormai sistematici. Alessandro Buongiorno si è bloccato giocando contro il Pisa, ha saltato tre partite (Milan, Sporting e Genoa) e poi si è ripresentato a Torino. Lobotka si è dovuto accomodare in panchina, zoppicando, nella partita contro il Genoa e ha dovuto rinunciare alla Nazionale, al Torino, al Psv, all’Inter, al Lecce e non si sa quando sarà il caso di rimetterlo in campo, se col Como o con l’Eintracht. Rrahmani ha guardato nove gare dalla tribuna, dopo che si è bloccato in nazionale: a Lecce è stato in panchina insieme a Hojlund che, nelle ultime tre partite, non se l’è sentita di rischiare e vorrebbe farlo contro il Como per poi ripresentarsi in Champions. Intanto il calcio Napoli sta valutando Dani Ceballos come possibile rinforzo dopo l’infortunio di De Bruyne. Il centrocampista spagnolo, poco utilizzato al Real Madrid, potrebbe lasciare il club a gennaio e finire nel mirino degli azzurri, insieme ad altri nomi. Secondo Sky Sport, notizia confermata da diversi portali spagnoli, il club azzurro starebbe valutando il trequartista ex Arsenal come possibile rinforzo per la prossima finestra di mercato. Il ventinovenne, che può agire da trequartista o da ala, ha finora collezionato poco più di 300 minuti con il Real Madrid, in questa stagione, trovando poco spazio per cui si potrebbe iniziare a considerare una possibile cessione già a gennaio.

Novembre 2025

Il cammino del Napoli in Champions League

 

di Luigi Rezzuti

 

Dopo la cavalcata trionfale nello scorso campionato, conclusasi con la vittoria dello scudetto, il Napoli è tornato nel campionato di serie A 2025/2026 ed è pronto per ritornare sul palcoscenico europeo, nella UEFA Champions League 2025/2026. Il Napoli prometteva scintille. nonostante si trattasse soltanto di un match valido per la prima giornata della fase iniziale. Per la squadra allenata da Antonio Conte non era semplice come impegno. L’esordio è stato da brividi, visto che, dopo pochi minuti di gioco è stato espulso Di Lorenzo per un fallo, giudicato “cattivo” dall’arbitro. Quindi gli azzurri, pur impegnandosi, contro lo squadrone del Manchester City di Pep Guardiola hanno dovuto arrendersi dignitosamente col risultato di 2 – 0.

Nelle prime due giornate di campionato di Serie A, le uniche novità sono state la presenza di Kevin De Bruyne e Lorenzo Lucca al posto dell’infortunato Lukaku. Nella terza partita del Napoli, contro la Fiorentina, vinta dagli azzurri per 3 – 1, Conte ha schierato tre nuovi giocatori: Hojund, Beukema e Elmas perché ha inizio la Champions League e gli impegni aumenteranno esponenzialmente. Quest’anno ci sono molte novità in questa nuova fase a girone unico. Le squadre giocheranno otto Partite e non più due volte, in casa e in trasferta, ma affronteranno squadre diverse giocando metà delle partite in casa e metà in trasferta. Per determinare le otto diverse avversarie, le squadre saranno inizialmente classificate in quattro fasce. Ciascuna squadra sarà, quindi, sorteggiata per giocare contro due avversarie per fascia, disputando una partita in casa e una in trasferta contro le due squadre di questa fascia. I risultati di ogni partita decideranno la classifica generale del nuovo campionato, con tre punti per la vittoria e uno per il pareggio. Le prime otto squadre della “Fase Campionato” qualificheranno automaticamente agli ottavi di finale, mentre le squadre classificate dal 9° al 24° posto si sfideranno in spareggi a eliminazione diretta con gare di andata e ritorno per riempire la griglia degli ottavi. Le squadre che si classificheranno dal 25° posto in giù saranno eliminate senza possibilità di accedere alla UEFA Europa League. La Champions League è iniziata il 16 settembre e terminerà il 30 maggio 2026 con la finale alla Puskas Arena di Budapest. Quattro le squadre italiane che parteciperanno a questo campionato: Inter, Juventus. Atlanta e Napoli (che incontrerà il 18 settembre Manchester City). Quindi 1 Ottobre Napoli – Sporting CP; 21 Ottobre Psv – Napoli; 4 Novembre Napoli – Eintrachet Francoforte; 25 Novembre Napoli – Qarabag; 19 Dicembre Benfica – Napoli; 7 Gennaio Copenaghen – Napoli; 8 Gennaio Napoli – Chelsea.

 

Campionato di calcio di Serie A

Dove eravamo rimasti?

di Luigi Rezzuti

 

E’ iniziato il campionato di calcio di serie A. Tante le novità sia in panchina, con nuovi allenatori (l’Atlanta con Juric, la Lazio con Sarri, il Milan con Allegri e la Roma con Gasperini), che in campo con nuovi giocatori. Le big puntano a partire forte a caccia del Napoli campione in carica, pronto a difendere lo scudetto con gli innesti di De Bruyne, Noa Lang, Benkema, Marianucci, Lucca, Mlinkovic Savio e Miguel Gutierrer. Il direttore tecnico Manna ha fatto un calciomercato da primo della classe, provvedendo, contemporaneamente e con grande maestria, agli acquisti, per circa 150 milioni di euro, e a sistemare tutti i calciatori in esubero che non entravano nei piani tecnici della Società, come Natan al Red Betis, Gaetano e Caprile al Cagliari, Scuffett al Pisa, Geddira all’Espanol e ancora Folorusto, Zerbi, Lindstrom, Okafor (fine prestito), Zanoli al Bologna. Non sono mancati, inoltre, incassi più sostanziosi con la vendita di calciatori di livello, come Osimken, Karaschelia, Simeone e Raspadori per oltre 200 milioni. Quest’anno il Napoli merita il titolo di “RE” del calciomercato estivo. La società ha costruito una rosa di altissimo livello per essere competitiva su tutti i palcoscenici ed era proprio questa era la base dell’accordo con cui De Laurentiis ha convinto Conte a restare sulla panchina del Napoli. E dalle promesse si è passati ai fatti. Purtroppo un grave infortunio capitato a Romeu Lukaku è diventato un’urgenza che ha modificato l’agenda della società, costringendola a ritornare sul mercato. Lunedì, ultimo giorno di calciomercato. Giovanni Manna è stato molto attivo in queste ultime ore e ha concluso due acquisti: Ramus Hojlund, attaccante del Manchester United, di 23 anni, per un prestito oneroso di 6 milioni di euro e con l’obbligo di riscatto fissato a 44 milioni di euro. Inoltre prende Elmas, prelevato dal Lipsia e infine, ciliegina sulla torta acquista il giovane Francisco Martin Barido, un giovane attaccante di prospettiva, soffiato alla Juve. In uscita, Walid Gheddira va a rinforzare il Sassuolo, Alessandro Zanoli si accasa all’ Udinese e Luis Hasa viene girato in prestito alla Carrarese in serie B.

Dove eravamo rimasti? Il 23 agosto, alle 18,30, è iniziato il campionato di serie A 2025/2026. Il Sassuolo ospita il Napoli. Il Napoli lo affronta come aveva finito la passata stagione, vincendo 2-0 in casa del Sassuolo e con l’asse del gol scudetto Politano - Mc Tominay, che segna la prima rete dell’annata azzurra. Il secondo gol lo regala l’uomo più atteso, Kevin De Bruyne. Il belga è il pezzo pregiato del mercato e Conte plasma il suo Napoli per lui, lo piazza nella folta linea a quattro dietro a Lucca. La prima vera conclusione del Sassuolo arriva al 43” dal piede di Doig, Meret blocca in due tempi. Partita sempre nelle mani degli azzurri, ma il Sassuolo di Fabio Grosso ha mostrato la spregiudicatezza giusta. Sarà una squadra tosta per molti. A fine partita hanno intervistato Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan ed ex tecnico della Nazionale che ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Napoli e sull’allenatore Conte: “Cosa penso del Napoli di oggi?” “Ha un presidente che, come Berlusconi, ha la sua storia, la sua visione e il suo stile che vengono prima ancora della squadra.” “Che differenza vede tra il Napoli di Maradona e quello di oggi?”Il Napoli di Maradona lo conoscevo molto bene. Maradona mi ha chiesto diverse volte di allenare il Napoli. Se lo farà – diceva scherzando – partirà con due gol di vantaggio, uno lo faccio io e uno il centravanti. Ma io andai al Milan. In Contei ho una grande fiducia. Lo conosco da quando era un ragazzino, l’ho convocato in Nazionale, gli voglio bene. Un atleta sempre pronto, un amico, un grande allenatore”.

 

Settembre 2025

Osimhen un calciatore capriccioso

di Luigi Rezzuti

Era un bravo ragazzo, ma ormai è un piantagrane, tra bronci e inquietudini di un bambino viziato e capriccioso. Non se lo aspettava nessuno, il Napoli per primo, ma è stata una situazione che ha creato imbarazzo perché tutti erano convinti che si sarebbe trovata subito la quadra, Victor Osimhen è cresciuto in una famiglia con scarse risorse economiche, a Lagos, in Nigeria. Viveva in una piccola comunità, prima di diventare calciatore, svolgendo lavori umili per aiutare la famiglia a sbarcare il lunario. Vendeva acqua per strada e puliva grondaie. La sua infanzia è stata segnata anche dalla perdita della madre quando aveva appena sei anni. In breve, la sua storia racconta come, per sopravvivere, Osimhen abbia dovuto affrontare diverse sfide, tra cui la ricerca di scarpe da calcio nelle discariche. La sua famiglia. composta da sette figli, ha dovuto affrontare la perdita del lavoro del padre, rendendo la situazione ancora più difficile. Nonostante queste difficoltà, Osimhen è riuscito a inseguire il suo sogno di diventare un calciatore professionista, superando ostacoli e sacrifici. Dopo aver mosso i primi passi da calciatore in Nigeria, nel 2017 viene acquistato dal Wolfsburg, con cui debutta come professionista. Nel biennio 2018-2020 ha giocato prima con il Charleroi e poi con il Lilla. Dal 2020 al 2024 ha militato nel Napoli, con cui ha vinto un campionato italiano (2022-2023). Nella stagione 2024-2025 ha poi giocato in prestito al Galatasaray, vincendo un campionato turco e una Coppa di Turchia. Nel giro della nazionale maggiore dal 2017 ha partecipato a due edizioni della Coppa d’Africa (2019.2023). Dotato di una buona tecnica individuale, possiede, tra l’altro,  velocità, forza fisica e una notevole abilità nel gioco aereo. Ma quello che sorprende di più è la lunga lista di “No” che Osimhen ha pronunciaato prima di sciogliere le riserve: ha rifiutato la clamorosa offerta proposta da Al-Hilal, che gli avrebbe garantito 40 milioni di euro a stagione per quattro stagioni, per un totale di 160 milioni di euro netti. Un’offerta che avrebbe fatto vacillare chiunque, ma non lui. Oggi, resosi conto che non sarebbero arrivate altre offerte faraoniche, ha deciso: vuole tornare al Galatasaray. L’attaccante nigeriano ha comunicato la sua intenzione di proseguire la storia, iniziata lo scorso   settembre   con il club turco, un legame nato quasi per caso. Una vera e propria dichiarazione d’amore… per il Galatasaray, che ora sogna il grande colpo. La volontà del calciatore è chiara, ma resta da superare l’ostacolo più grande: l’accordo tra i club, il Napoli non fa sconti: la clausola da 75 milioni di euro va pagata e il Galatasaray si è spinto fino a 60 milioni, ma De Laurentiis ha ribadito che il prezzo è quello fissato. In attesa di sviluppi sul futuro di Victor Osimhen, il bomber nigeriano, nel frattempo, potrebbe tornare ufficialmente sotto contratto con il Napoli. Questo potrebbe avvenire, però,  solo se non verrà trovata la quadra per la definitiva cessione, una questione ormai al centro delle discussioni da tempo. Notizia dell’ultima ora: sembra che la squadra turca sia disposta a pagare 0 milioni di euro cash e due rate da 17, milioni di euro,  una nel 2026 e una nel 2027 e sembra che Aurelio de Laurentiis pur di chiudere definitivamente questa trattativa voglia accettare. Intanto è cominciata ufficialmente la stagione 2025/2026 del Napoli, che si è ritrovato al centro di allenamento, a Castelvolturno, per le consuete visite mediche prima di partire per il ritiro a Dimaro, e a far rumore è stata l’assenza di Osimhen, che ha inviato un certificato medico per giustificare la sua assenza. Continua, dunque, una sorta di guerra fredda tra l’attaccante nigeriano e Aurelio de Laurentiis. Napoli e Galatasaray poseguini nelle  trattative mentre dalla Francia il Psg rilancia l’interesse per l’attaccante del Napoli. Ad oggi, però, il club turco resta in netto vantaggio e Osimhen attende, ufficialmente “in malattia”...

luglio 2025

Lascia o raddoppia

 

di Luigi Rezzuti

 

Adesso non ci sono dubbi: Antonio Conte sarà l’allenatore del Napoli anche nella prossima stagione. Il pressing di Aurelio de Laurentiis si è concluso. Nel corso dell’incontro, hanno partecipato: l’ad Andrea Chiavelli e il direttore sportivo Giovanni Manna, per convincere il condottiero del quarto scudetto azzurro ad accettare e già a programmare il prossimo mercato estivo. Secondo alcune fonti, il ruolo chiave, in questa scelta, sarebbe stato svolto dalla moglie di Conte, Elisabetta Muscarello. Dopo la vittoria del quarto scudetto, Conte aveva espresso dubbi sul suo futuro. Durante questo periodo di riflessione, la moglie avrebbe supportato il marito, incoraggiandolo a proseguire l’avventura napoletana. La sua presenza costante e il sostegno familiare avrebbero contribuito a rassicurare Conte, portandolo a confermare la sua permanenza. Il presidente del Napoli e Conte sono andati a cena con le rispettive consorti, Jacqueline ed Elisabetta, per celebrare l’intesa ritrovata. Conte, dunque, non lascia. Raddoppia. Dopo questo scudetto, sarà alla guida del Napoli in una stagione cruciale per la storia del club, con l’obiettivo di essere competitivo in campionato e in Champions League. De Laurentiis ha manifestato al suo allenatore l’intenzione di investire sul mercato tra i 10 e i 200 milioni di euro e adesso si sta già lavorando alla costruzione della nuova squadra. Il primo acquisto è stato Marianucci dell’Empoli, poi Kevin De Bruyne, ma arriveranno rinforzi in tutti i reparti. Bisognerà ragionare sul nuovo centravanti da affiancare a Lukaku. Il club azzurro ha trattato Jonathan David, adesso l’operazione è in stand-by. Conte e Manna valutano un attaccante dalle caratteristiche simili a Big Rom come Lorenzo Lucca. La lista è lunga: arriveranno due esterni offensivi, almeno due centrocampisti, un difensore centrale e un terzino destro. De Laurentiis sul suo profilo social X ha postato una foto con Conte durante i festeggiamenti dove ha scritto: “Avanti tutta, più forti di prima!”. Adesso l’obbiettivo primario per la prossima stagione è quello di portare a Napoli giocatori come Moise Kean, il suo cartellino vale 50 milioni di euro, Lorenzo Lucca dell’Udinese e Edon Zhegrova del Lille che da diverso tempo è un osservato speciale del club azzurro. Stando a quanto riferisce Radio Kiss Kiss Napoli, ci sarebbe stata una confidenza fatta dal calciatore Kosovaro ad un dirigente in un ristorante italiano, Zhegrova, secondo quanto riferisce l’emittente napoletana, avrebbe detto: “Sono a un passo dal Napoli. I miei agenti stanno sistemando gli ultimi aspetti”. Altre trattative in corso sono quelle di Serhou Guirassy del Borussia Dortmund, la sua valutazione è di 40 milioni, poi,sulla lista azzurra, alla voce attaccanti, ci sono Hojlund e Zirkzee del Manchester United e Lookman dell’Atlanta e, ancora, occhi puntati su Pellegrini della Roma e Noa Lang del Psv. In difesa, Kiwior dell’Arsenal e Dan Ndoye del Bologna sono in cima alla lista dei preferenze di Conte. il Bologna è a caccia di una punta giovane come Giovanni Raspadori da affiancare a Castro e Dallinga, ma il mercato ha le proprie stranezze e non c’è dubbio che un giocatore come Raspadori possa solleticare non poco il Bologna, che propone due operazioni distinte, Tradotto: 0 milioni per la cessione di Dan Ndoye e prestito oneroso per Raspadori. Il Ds Giovanni Manna, forte del ricco portafoglio, messo a disposizione da Aurelio de Laurentiis, si è proiettato anche su Bonny, il 21enne francese del Parma e Leao, il 25enne portoghese, infine, alla voce esterni d’attacco: Orsolini e Chiesa.

Giugno 2025

Tutto il calciomercato

minuto per minuto

di Luigi Rezzuti

 

Finisce il campionato di calcio di serie A e subito scatta in automatico il calciomercato estivo. Tanti nomi: chi viene, chi va. Si fanno liste dei migliori giocatori ed iniziano le prime trattative, i primi acquisti, le prime cessioni. Mancano circa due mesi al calciomercato estivo e il Ds. Manna sta già lavorando alacremente tra contatti, trattative ed offerte. Il budget che Aurelio De Laurentiisha messo a disposizione è di 200 milioni di euro, più le entrate dalle cessioni di alcuni calciatori. Per affrontare la sfida della Champions e del Campionato, De Laurentiis ha annunciato un mercato estivo con una mini rivoluzione. Manna, il direttore sportivo, quindi è già al lavoro: studia, guarda, tratta e fa offerte. Si riparte da 8/9 calciatori, poi servono 6/7 innesti di qualità. Metà organico deve cambiare: servono due difensori, almeno uno a centro campo, un esterno forte e una punta da affiancare a Lukaku. Il primo acquisto è stato il calciatore Luca Marianucci, classe 2004, dell’Empoli, per 9 milioni più 1 di bonus con contratto fino al 2030. Marianucci è un difensore moderno, alto 1.94 ma anche abile, rapido, che tenta l’anticipo della giocata, bravo nella costruzione da dietro. Poi segue le trattative come:

FRATTESI L’UOMO GIUSTO PER IL NAPOLI – E’ un giocatore importante, un centrocampista affidbile, che sa attaccare la porta avversaria. Ha buona tecnica ed una buona gamba. Frattesi è tra i migliori centrocampisti italiani, è uno di quelli che può arrivare ogni anno in doppia cifra. Puntare sugli italiani è la giusta politica. Valorizzare i nostri prodotti sarebbe anche un bene per la nostra nazionale. Frattesi farebbe il titolare in qualsiasi squadra.

NAPOLI PIOMBA SU GUSTAVO SA’ – Un giocatore classe 2004, del Famalicao. Ha 20 anni, ha fatto le giovanili. Si tratta di un centrocampista centrale, di un metro e novanta, forte fisicamente, che può fare anche la mezz’ala. Una sorta di alternativa ad Anguissa. Un giocatore sul quale sono accesi i riflettori del Napoli.

FERGUSON- NAPOLI – l’estate scorsa è stato già vicinissimo, ma a questo punto Napoli e Bologna sono pronte a sedersi di nuovo per parlare di Lewis Ferguson nel mirino del direttore sportivo Manna. Potrebbe essere proprio lo scozzese uno dei primi colpi a centrocampo della prossima stagione. Gli azzurri si muovono in anticipo anche perché è evidente che la rosa va aumentata numericamente per il ritorno in Europa. Dunque, Manna è già all’opera con l’agente del calciatore.

DEJAN KULUSEVSKI. Il calciatore si è rivelato fondamentale nello scacchiere del Tottenham. Vista la possibilità di un suo addio al club inglese, nel corso della prossima estate, Napoli potrebbe tentare di riportare in Italia il talento svedese se accetterà la richiesta del Tottenham di circa 50 milioni di sterline.

LA PISTA LOOKMAN – il Napoli ha puntato gli occhi sul gioiello dell’Atlanta Lookman, ma la società vuole almeno 60 milioni di euro.

CARNACHO – Il Napoli non molla Carnacho: lo considera un piccolo gioiello. Il Manchester United lo cede per almeno 45 milioni.

BONNY DEL PARMA- Manna e Conte seguono con attenzione il calciatore del Parma, in prospettiva del prossimo mercato estivo. Il calciatore è stato visionato dagli azzurri. C’erano due emissari di De Laurentiis a vedere Bonny in azione contro l’Inter e non è stato un pomeriggio di gloria. Tanto quanto basta per ridimensionare l’offerta che il Napoli ha messo sul tavolo dei ducali: non più di 15 milioni di euro.

OUMAR DELL’UDINESE – il difensore dell’Udinese sta attirando su di sè l’interesse di diversi top club, tra cui il Napoli, che sarebbe pronto afare follie per aggiudicarsi il classe 2000.

LORENZO LUCCA DELL’UDINESE – E’ un pezzo pregiato del prossimo calciomercato estivo. Secondo quanto si apprende sembrerebbe forte il pressing del Manchester United e non solo, ci sarebbero puntati anche gli occhi di .nter, Juventus e Milan. Quindi non è solo il Napoli interessato al giocatore.

LUCUMI FUTURO AL NAPOLI – il giocatore è super contento della stagione in corso. Ricorda un pò Koulibaly, l’anno scorso ha lavorato in un modulo diverso da oggi. Inftt è migliorato anche a livello tattico. E stato capace di adattarsi e ciò è importante perché le grandi squadre, oggi, cercano calciatori che si sappiano muovere in diversi sistemi.

Idunque c’è un Napoli che ritorna in Champions League con lo scudetto sul petto. Il presidente Aurelio de Laurentiis ha già dato mandato al ds Giovanni Manna di stringere e velocizzare alcune trattative di mercato, avviate da tempo. E la partenza è stata col botto: Kevin De Bruyne, la stella belga del Manchester City è del Napoli. Lo hanno convinto anche i suoi amici: Lukaku e Dries Mertens. Si dice che la moglie sia venuta a Napoli la scorsa settimana per acquistare una villa a Posillipo. De Bruyne a giugno compirà 34 anni, ma sa di avere la qualità per fare ancora due anni da protagonista in Europa. La Serie A sembra la dimensione giusta: tatticamente complessa, emotivamente accattivante, fisicamente meno logorante di una Premier da giocare per forza a mille all’ora. il Napoli gli ha garantito un contratto biennale con opzione a cifre superiori a quelle che sono gli abituali standard azzurri (6 milioni netti all’anno, più bonus). Adesso Manna si è catapultato sull’altro giocatore di lusso svincolato, quel Jonathan David. Il Napoli ha bisogno di un altro grande attaccante da affiancare o alternare a Lukaku. L’offerta del Napoli è importante e il calciatore è molto intrigato da questa possibilità.

Giugno 2025

Conte, addio?

di Luigi Rezzuti

 

La notte dello scudetto sarà anche l’ultima volta di Antonio Conte? Il tecnico partenopeo si è scagliato contro il chiacchiericcio della città, secondo il quale con lui si soffre troppo, e dichiara: “Per vincere bisogna saper soffrire, sono stanco, come lo sono i miei ragazzi. Da gennaio affrontiamo difficoltà e troviamo soluzioni alle emergenze. Meno male che è finita! Siamo arrivati al limite delle forze” La notte dello scudetto sarà anche l’ultima di Conte? Di un eventuale addio a fine stagione non ha fatto mistero. Dovrà confrontarsi con il presidente De Laurentiis, ma la sensazione è che le strade possano dividersi prima della scadenza dei tre anni di contratto. Conte, già in passato, ha dimostrato di poter rompere anche legami che sembravano solidissimi se non era completamente convinto del progetto. Lo sfogo nella notte al Tardini è sembrato un altro piccolo passo in questa direzione. Poi fa l’elenco dei giocatori che ha perso per strada: “Ci è mancato Lobotka, passa tutto in secondo piano. Neres è stato fuori non so per quanto, Buongiorno non c’è quasi mai stato nel girone di ritorno. Nessuno ha parlato di questa situazione. Non l’ho fatto io per non offrire alibi, però anziché apprezzare che abbiamo dato comunque fastidio a tutti, sento sempre un chiacchiericcio. Due anni fa, è stato vinto uno scudetto in carrozza, con un’altra squadra, un’altra situazione e non c’è stata sofferenza. Adesso andiamo a prenderci lo scudetto, l’ultimo sforzo è stato fatto, il più difficile.” Anche sulla carta, il Cagliari già salvo, avrebbe potuto staccare la spina, invece, da professionista serio, ha lottato. Nell’ultima di campionato, la più importante, ha guidato la partita da lontano, si è giocato tutto, stavolta fuori dal campo. Voleva un altro titolo al primo anno, voleva ribadire chi è e che cosa ha portato. Voleva vedere gioire i tifosi, voleva essere lui, Antonio Conte, che arriva a vincere e… può andare via. De Laurentiis è molto persuasivo, utilizzerà le sue armi per trattenerlo, avendo un contratto di tre anni? Il confronto è vicino.

23 Maggio 2025

MANCANO SOLO TRE PASSI

di Luigi Rezzuti

 

Dove eravamo rimasti? Alle 22,40 del 4 maggio 2023 il Napoli vinceva il terzo scudetto della sua storia calcistica. Sono passati soltanto due anni e, dopo la scorsa, sciagurata, stagione, Aurelio de Laurentiis ha ingaggiato per il campionato 2024/2025 l’allenatore Antonio Conte che, con il suo carisma, con le sue capacità, sta traghettando la squadra ad un passo dalla vittoria del quarto scudetto Oggi, infatti, il Napoli è al primo posto in classifica con tre punti di vantaggio sull’Inter. Ad un passo dallo scudetto. Dopo la vittoria contro il Torino e il Lecce, approfittando dello scivolone dell’Inter contro la Roma, gli azzurri si sono portati in vetta alla classifica con un margine di tre punti sui nerazzurri. Adesso gli uomini di Conte vedono il sogno scudetto molto più vicino. Con tre giornate ancora da disputare, i partenopei sono adesso i grandi favoriti per la conquista del massimo trofeo. Con tre punti di margine sui diretti inseguitori, il Napoli ha la situazione sotto controllo. Per laurearsi campione d’Italia senza dipendere dai risultati altrui, serviranno ancora sette punti nelle ultime tre partite: tradotto: 2 vittorie e un pareggio. Con questo bottino, la squadra raggiungerebbe quota 84 punti in classifica, rendendosi irraggiungibile anche nel caso in cui l’Inter dovesse vincerle tutte. Se, invece, i nerazzurri inciamperanno ancora, allora al Napoli potrebbe bastare anche meno. Insomma, il destino è tutto nelle mani, nei piedi… degli uomini di Conte. Guardando al calendario e alle insidie ancora da affrontare (Genoa, Parma e Cagliari) il Napoli potrebbe festeggiare già prima dell’ultima giornata, domenica 25 maggio. Tutto dipenderà dal rendimento dell’Inter. Il verdetto potrebbe arrivare già al penultimo turno. In caso contrario, sarà necessario aspettare la 38° giornata, quando il Napoli sarà impegnato contro il Cagliari in casa e l’Inter farà visita al Como. La parola d’ordine è una sola: vietato abbassare la guardia, ma con più margine di errore rispetto ai rivali. Il sogno quarto scudetto è più vicino che mai e già i tifosi vomeresi, con in testa il signor Leonardo Polverino, sono pronti ad organizzare una nuova strepitosa festa. Il Vomero è stato il cuore azzurro pulsante del primo scudetto, del secondo, del terzo e oggi, quasi, del quarto. Quando la matematica ci confermerà quello che Napoli sogna già, dal balcone su via Luca Giordano, angolo via Scarlatti, del signor Polverino, partirà la festa del Vomero, tra bandiere, canti e balli al ritmo di samba e musica dance di giovani e meno giovani, dopo il trionfo dei calciatori azzurri.

Maggio 2025

 

PAPA FRANCESCO E LO SPORT

 

di Luigi Rezzuti

 

Il legame di Papa Francesco con lo sport è stato, da sempre, indissolubile, in primis il calcio. Parlare di calcio, riguardo al Papa, potrebbe sembrare un paradosso ma, se quel Papa si chiama Jorge Mario Bergoglio, argentino di nascita, bisogna riconoscere che il calcio lo ha nel sangue e lo ha coltivato sin da giovincello. Papa Francesco diceva di non essere bravo nel giocare al calcio e lo ha ammesso varie volte raccontando che, da ragazzino, quando giocava a pallone, in strada, con altri ragazzini, era troppo ruvido nei contrasti e poi perché aveva un piede non da calciatore. Fin da bambino era tifoso del San Lorenzo, un club fondato dal sacerdote Lorenzo Massa nel 1908. Da ragazzo, Jorge era affascinato dallo stile di gioco della squadra che vinse il titolo locale nel 1949. Fino alla morte, la squadra è rimasta per sempre nel suo cuore, come Bergoglio è, e rimarrà sempre, nei cuori di tutti noi. Papa Francesco amava il calcio, lo abbiamo detto, e la passione per la squadra argentina del San Lorenzo non l’ha mai nascosta, gli piaceva parlarne e lo faceva con gioia. Parlando del calcio diceva: “é il gioco più bello del mondo. Se viene vissuto in questo modo, può avere un buon effetto sulla mente e sul cuore in una società irretita nel soggettivismo.” Come la maggior parte dei bambini argentini Jorge Mario Bergoglio è cresciuto con il calcio. Giocava per ore con gli amici sui marciapiedi o sui campi polverosi, conosciuti come “potreros”, nel suo quartiere natale di Flores, a Buenos Aires. Nella sua autobiografia, Francesco ricorda che le sue capacità erano addirittura così scarse da essere definito “dai piedi ruvidi” Il San Lorenzo vinse la sua prima Coppa Libertadores, il più importante torneo per club del Sud America, nel 2014, un anno dopo che Bergoglio diventò Papa. Il consiglio direttivo del club e un gruppo di giocatori portarono il trofeo in Vaticano. In seguito, l’organo direttivo del club decise, in suo onore, di intitolargli il futuro stadio. In un’intervista, rilasciata alla Rai nel 2023, Francesco intervenne nel dibattito su chi fosse, a suo parere, il più grande calciatore di tutti i tempi. Alla richiesta di scegliere, tra i connazionali, Diego Armando Maradona o Lionel Messi, Francesco rispose inaspettatamente: “Ne aggiungo un terzo: Pelè”. Aveva incontrato il campione brasiliano, devoto cattolico, prima di essere eletto Papa. In seguito, Francesco ha incontrato Messi e Maradona in Vaticano come Pontefice. “Maradona come calciatore è stato grande, ma come uomo ha fallito. Maradona è stato venerato da persone che alla fine non lo hanno aiutato.” Questo il suo commento. In un messaggio letto durante un tributo a Pelè a Rio de Janeiro, un anno dopo la sua morte, nel 2022, Francesco disse: “Molte delle virtù necessarie per lo sport, come la perseveranza, la stabilità e la moderazione, fanno parte anche delle virtù cristiane. Pelè è stato senza dubbio un atleta che ha dimostrato queste qualità positive dello sport , nella sua vita”.

Papa Francesco è nato il 17 dicembre 1936 e ci ha lasciati il 21 aprile 2025 per una vita migliore. Jorge Mario Bergoglio è stato il Papa che tutto il mondo ha amato e che, più d’ogni altro, ha dimostrato la sua umiltà, la semplicità e l’amore verso i poveri.

IN ATTESA DEL CALCIOMERCATO

d Luigi Rezzuti

Mancano circa tre mesi al calciomercato estivo e il Ds. Manna, in collaborazione con l’allenatore Conte, sta già lavorando alacremente tra contatti, trattative ed offerte. Il budge, che Aurelio De Laurentiis ha messo a disposizione è di 200 milioni di euro, più le entrate dalle cessioni di alcuni calciatori. Per affrontare la sfida della Champions e del Campionato, Conte ha annunciato un mercato estivo con una mini- rivoluzione. Manna, il direttore sportivo, quindi, è già al lavoro: studia, guarda, tratta e fa offerte. Qui di seguito le ultime notizie riportate dal calcio Napoli.

Conte ha fattto capire che si riparte da 8/9 calciatori, poi servono 6/7 innesti di qualità. Metà organico deve cambiare: servono due difensori, almeno uno a centro campo, un esterno forte e una punta da affiancare a Lukaku.

Ecco la lista dei calciatori riconfermati: Meret, Di Lorenzo, Rrhamani, Buongiorno, Olivera, Gilmour, Billing, Neres, Politano e forse Lobotka e Anguissa, salvo offerte importanti da altre squadre, Simeone, Rafa Marin, Mazzocchi e Scuffet. Da valutare, poi, la situazione di Spinazzola e Juan Jesus.

FRATTESI L’UOMO GIUSTO PER CONTE

E’ un giocatore importante, un centrocampista moderno, che sa attaccare la porta avversaria. Ha buona tecnica ed una buona gamba. tra i migliori centrocampisti italiani, è uno di quelli che può arrivare ogni anno in doppia cifra. Puntare su giocatori italiani è la giusta politica, è opportuno valutare i nostri prodotti che sarebbero anche un bene per la nostra nazionale. Frattesi farebbe il titolare in qualsiasi squadra.

NAPOLI PIOMBA SU GUSTAVO SA’

Un giocatore classe 2004 del Famalicao. Ha 20 anni, ha fatto le giovanili. Si tratta di un centrocampista centrale di un metro e novanta, forte fisicamente, che può fare anche la mezz’ala. Una sorta di alternativa ad Anguissa, un giocatore sul quale ci sono i riflettori accesi del Napoli.

FERGUSON- NAPOLI

L’estate scorsa è stato già vicinissimo, ma a questo punto Napoli e Bologna sono pronti a sedersi di nuovo per parlare di Lewis Ferguson. Nel mirino del direttore sportivo Manna., potrebbe essere, proprio lo scozzese, uno dei primi colpi a centrocampo della prossima stagione: gli azzurri si muovono in anticipo anche perché è evidente che la rosa va aumentata numericamente per il ritorno in Europa. Dunque, Manna è già all’opera con l’agente del calciatore.

La colonia scozzese potrebbe dunque ampliarsi: Ferguson ha 25 anni, il suo valore di mercato è di circa 22 milioni di euro.

DEJAN KULUSEVSKI

Il calciatore si è rivelato fondamentale nello scacchiere del Tottenham, vista la possibilità di un suo addio al club inglese nel corso della prossima estate. Napoli potrebbe tentare di riportare in Italia il talento svedese se accetterà la richiesta del Tottenham di circa 50 milioni di sterline.

LA PISTA LOOKMAN

Il Napoli ha puntato gli occhi sul gioiello dell’Atlanta Lookman ma la società vuole almeno 60 milioni di euro.

CARNACHO – NAPOLI

Conte non molla Carnacho: lo considera un piccolo gioiello. Il Manchester United lo cede per almeno 45 milioni.

BONNY DEL PARMA

Manna e Conte seguono con attenzione il calciatore del Parma in prospettiva del prossimo mercato estivo. Il calciatore è stato visionato dagli azzurri, c’erano due emissari di De Laurentiis a vedere Bonny in azione contro l’Inter. Non è stato un pomeriggio di gloria, tanto quanto basta per ridimensionare l’offerta che il Napoli ha messo sul tavolo dei ducali: non più do 15 milioni di euro.

OUMAR DELL’UDINESE

Il difensore dell’Udinese sta attirando su di sél’interesse di diversi top club, tra cui il Napoli che sarebbe pronto a fare follie per aggiudicarsi il classe 2000.

LORENZO LUCCA DELL’UDINESE

E’ un pezzo pregiato del prossimo calciomercato estivo. Secondo quanto si apprende sembrerebbe forte il pressing del Manchester United, e non solo. Su di lui sarebbero puntati anche gli occhi di Inter, Juventus e Milan. Quindi non è solo il Napoli interessato al giocatore.

LUCUMI FUTURO AL NAPOLI

il giocatore è super contento della stagione in corso. Ricorda un pò Koulibaly. L’anno scorso ha lavorato in un modulo diverso da oggi quindi è migliorato anche a livello tattico. E stato capace di adattarsi, cosa importante perché le grandi squadre oggi cercano calciatori che si sappiano muovere in diversi sistemi.

Aprile 2025

Chi vincerà lo scudetto?

di Luigi Rezzuti

A nove giornate dalla fine del campionato, quale domanda inizia a farsi largo tra i tifosi? Chi vincerà lo scudetto? Questione più che mai aperta quest’anno, mentre nelle ultime due stagioni non c’è stata una vera lotta: nel 2022/2023 il Napoli e l’anno scorso l’Inter, di questi tempi, avevano già preso il largo e la questione era piuttosto quella di prevedere con quante giornate di anticipo avrebbero vinto. Stavolta, invece, è diverso per il campionato che sembra destinato a decidersi in volata. Classifica alla mano la lotta sembrerebbe a tre per lo scudetto, tra l’Inter, il Napoli e l’Atalanta racchiuse nello spazio di pochi punti, considerando che, alla fine del campionato mancano nove partite e di punti ce ne sono ancora 27. L’ultima giornata di campionato ha lasciato invariate le posizioni, dal momento che hanno vinto tutte e tre. L’Inter ha faticato ben più del previsto per battere il Monza, tanto che Lautaro e compagni sono stati costretti ad un imprevisto dispendio di energie fisiche e mentali per ribaltare una gara che vedeva i nerazzurri sotto di due gol a San Siro. Il Napoli ha confermato di essere in ripresa, e, dopo alcune settimane di “appannamento” gli uomini di Conte sono tornati alla vittoria in casa, contro la Fiorentina, piegata grazie alle reti di Lukaku e Raspadori. Ma chi ha davvero impressionato è stata l’Atlanta, devastante a Torino, contro la Juventus. Il 4-0 finale rende bene l’idea della netta superiorità dei nerazzurri sui bianconeri, incapaci di arginare le folate di una squadra che, in trasferta, ha segnato 14 gol nelle ultime tre partite. In casa, invece, ha faticato più del previsto (pareggi per 0-0 contro Cagliari e Venezia) e proprio in casa, domenica prossima, ci sarà quella che, a questo punto, è una vera e propria sfida scudetto: Atalanta -Inter vale tanto, quasi tutto. La squadra di Inzaghi è, da inizio di stagione, la candidata numero uno allo scudetto, forte del titolo conquistato dominando, lo scorso anno, e di una rosa forte tecnicamente e, soprattutto nella testa, avendo ormai acquisito lo stato di big in Italia e in Europa, grazie a giocatori di grande personalità, che sanno come gestire le pressioni che, inevitabilmente, accompagnano una squadra come l’Inter. Inzaghi ha dato un gioco ormai codificato, gli interpreti lo conoscono e l’applicano bene. ma ci sono anche note dolenti, come il fatto che la squadra sa di essere forte e, proprio per questo, talvolta appare meno famelica della passata stagione, quando attaccava l’avversario dal primo minuto schiacciandolo nella propria area. Alcuni giocatori, inoltre, non stanno vivendo la loro migliore stagione in attacco, a parte la coppia titolare Lautaro-Thuram, e le alternative non sempre sono all’altezza. L’altra incognita è legata al calendario, perché l’Inter ha il merito di essere ancora in corsa su tutti i fronti (campionato, Coppa Italia e Champions) cosa che costringerà la squadra di Inzaghi a giocare senza sosta le prossime settimane. E, alcune volte, la stanchezza si nota in modo evidente. A inizio stagione faceva questo ragionamento: la presenza di Conte sulla panchina e il fatto che il Napoli non gioca le coppe significa che non potrà non essere una delle squadre candidate al tricolore. E, in effetti, così è stato. Dopo un inizio traumatizzante (sconfitta per 3-0 alla prima di campionato a Verona) il Napoli ha iniziato a viaggiare spedito verso le zone alte della classifica, tra fine agosto e inizio novembre, in testa da solo magari senza brillare sempre, ma mostrando quelle caratteristiche delle squadre dell’ex allenatore di Juventus e Inter, ciniche e concrete nell’approfittare delle occasioni. A gennaio qualcosa si è incrinato, la partenza di Kvaratskhelia ha lasciato il segno, specialmente nel rapporto tra l’allenatore e il presidente De Laurentiis e, come spesso accade, è piovuto sul bagnato con il ko di Neres, sostituto brillante del georgiano in crisi e diventato titolare inamovibile. Le ultime partite hanno visto un Napoli in difficoltà, con i pareggi subìti nel doppio incontro all’Olimpico, prima con la Roma e poi contro la Lazio, in mezzo l’1-1 opaco, in casa, contro l’Udinese, fino alla sconfitta di Como, meno sorprendente di quel che può sembrare, proprio perché certi campanelli d’allarme stavano già suonando. Contro l’Inter, però, si è vista una squadra di nuovo presente e in netta crescita, rispetto alle ultime uscite, che ha dominato il secondo tempo, agguantando, nel finale, un pari più che meritato. Contro la Fiorentina il Napoli è tornato alla vittoria grazie alla nuova coppia d’attacco: Lukaku-Raspadori, e la luce sembra essersi riaccesa. E se tra i due litiganti spuntasse l’Atlanta? La squadra di Gasperini è uscita da Champions League e Coppa Italia e deve pensare solo al campionato, ha una rosa completa in tutti i reparti e alternative doppie in ogni ruolo, motivo per cui va considerata una candidatura molto seria per la vittoria finale. E ciò, soprattutto, dopo che l’abbiamo vista demolire la Juventus nell’ultima giornata, con una vittoria per 4-0 a Torino, dove non ha lasciato scampo ai bianconeri, mostrando di essere una squadra in grande crescita, che un pensiero allo scudetto vuole farlo davvero. Nelle ultime stagioni, inoltre, l’Atlanta è sempre stata protagonista di finali in crescendo dal punto di vista fisico e, se non avrà cali di tensione, il fatto di avere un solo impegno a settimana sarà un grande vantaggio. Il rischio, però, è che possa soffrire di vertigini, visto che, mai come quest’anno è stata vicina alla testa della classifica. E prossimamente c’è Atalanta-Inter. Quella dell’arrivo a pari punti è un’ipotesi che, soprattutto quest’anno, merita di essere presa in considerazione. E, in questo caso, cosa succederebbe? La risposta è in una sola parola: spareggio. Proprio così, perché, dalla stagione 2022/23, il regolamento è cambiato e, più che considerare gli scontri diretti o la differenza reti, si è stabilito che, per l’assegnazione dello scudetto, si deve giocare uno spareggio. L’unico precedente di spareggio per l’assegnazione del tricolore è quello del 7 giugno 1964, tra Bologna e Inter, allo Stadio Olimpico di Roma, quando vinsero gli emiliani 2-0. E se, invece, a pari punti finissero in tre? In questo caso si dovrebbe guardare la classifica avulsa (ovvero la classifica nella classifica, considerando soltanto i risultati degli scontri diretti fra le tre squadre), che stabilisce una mini graduatoria. La terza viene esclusa e le altre due giocano lo spareggio. Da regolamento, in casa della squadra meglio classificata per la classifica avulsa (come nel caso di arrivo a due), anche se, per ragioni organizzative o di ordine pubblico, la Lega di Serie A potrebbe decidere di giocare all’Olimpico di Roma, già sede della finale di Coppa Italia.

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