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IL PASSAGGIO SEGRETO   di Luigi Rezzuti   E se dietro la libreria di casa dei nonni si nascondesse un passaggio segreto? Non è l’incipit di una...
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Le utilitarie del Primo Novecento   di Antonio La Gala   Nel periodo fra le due guerre l’automobile ebbe un forte sviluppo sia come diffusione che...
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IL TEATRO A NAPOLI   a cura di Luigi Rezzuti   Napoli è una città che trova svariati modi di esprimersi, dalla poesia alla musica, dal teatro al...
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I cannibali del sentimento   di Alfredo Imperatore   Antonio Pietraverde adorava l’onestà al di sopra d’ogni cosa. Riteneva la sua vita una missione e...
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Non mi piace il rococò   di Antonio La Gala   Un autore del Settecento, Pietro Napoli-Signorelli, commentando l’arte della sua epoca biasimava...
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E’MORTA GINA LOLLOBRIGIDA   di Luigi Rezzuti   Era nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, ci ha lasciato il 16 gennaio 2023, aveva 95 anni...
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Miti napoletani di oggi.93 “L’ARMONIA PERDUTA”   di Sergio Zazzera   Sono sempre stato convinto che Raffaele La Capria abbia costituito, già di per...
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IMMAGINI DI UNA NAPOLETANITA’ D’ALTRI TEMPI   di Sergio Zazzera   Una malintesa maniera d’intendere la globalizzazione potrebbe indurre a...
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Sebastiano Conca, pittore smagliante e decorativo   di Antonio La Gala   Una strada molto nota, che incontriamo nella fascia di collegamento fra i...
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SUPERLEGA, UNA BOLLA DI SAPONE

 

di Luigi Rezzuti

 

La Superlega è a un passo dalla chiusura. Poche ore dopo la sua nascita. E’ stata una notte paradossale quella di oggi, 21 aprile, destinata a restare nella storia del calcio anche più di quella del 19 aprile, quando i siti di tutto il mondo furono invasi, a mezzanotte in punto, dal comunicato dei 12 club (tra questi tre squadre italiane: Juventus, Milan e Inter) che avevano scelto di staccarsi da Uefa e Champions League per dar vita al progetto più rivoluzionario della storia recente del calcio. In poche ore, però, la Superlega ha perso quasi due terzi dei propri partecipanti, tra cui la prima italiana, l’Inter, sfilatasi nella notte attraverso un comunicato, rilanciato dall’Ansa: “Il progetto della Superlega allo stato attuale non è più ritenuto di interesse dall’Inter”. A ruota i club promotori della Superlega hanno diffuso una lunga nota: “La Superlega è convinta che l’attuale status quo del calcio europeo debba cambiare. Noi proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta ha l’obbiettivo di permettere al nostro sport di evolversi, generando al contempo risorse e stabilità per l’intera piramide calcistica, puntando anche al superamento delle difficoltà finanziare, vissute dall’intera comunità calcistica, a causa della pandemia. Inoltre, la nostra proposta fornirebbe agli stakeholder del calcio contributi di solidarietà significativamente migliorati. Nonostante l’annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente conforme alle leggi e ai regolamenti europei, come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale che tutela la Super League dalle azioni di terzi. Alla luce delle circostanze attuali, valuteremo i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile con i contributi di solidarietà per l’intera comunità calcistica”. Il primo club a lasciare era stato il Chelsea nel tardo pomeriggio di martedì, seguito a ruota, in una serata convulsa, dalle altre cinque inglesi. E non è finita, perché dalla Spagna trapela che anche l’Atletico Madrid e Barcellona strarebbero seriamente vacillando.

Tutto è in divenire, quindi, ma al momento solo da Real Madrid e Juventus non si registrano segni di cedimento, anche se appare difficile immaginare un futuro del progetto con due soli club, seppur potentissimi e seppur fondatori, visto che a condividerlo sono Florentino Perez e Andrea Agnelli, rispettivamente presidente e vice presidente.

(Aprile 2021) 

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