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In campeggio ad Ischia   di Luigi Rezzuti   Avevo diciotto anni e da diciassette, ogni anno, durante l’estate, andavo a villeggiare ad Ischia con la...
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GENITORI IN BLUE JEANS   di Annamaria Riccio    “Genitori in Blue Jeans” fa tappa a Napoli: il progetto itinerante di Fondazione Carolina e TikTok per...
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PROCIDA MARINARA   (Aprile 2022)
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La chiesa della Cesarea   di Antonio La Gala   “La Cesarea” è il primo tratto di via Salvator Rosa che sale verso il Vomero dopo piazza Mazzini (il...
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L’abbandono dei Vergini   di Antonio La Gala   I quartieri napoletani compresi fra via Foria e le alture di Capodimonte sono nati come borghi abusivi...
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IN AUMENTO I DISTURBI ALIMENTARI   15 marzo: Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione   di...
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Miti napoletani di oggi.90 IL “RAGU’”   di Sergio Zazzera   Quello che piaceva a Eduardo «’o ffaceva sulo mammà»; a casa mia, una vecchia zia di...
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Pittura vomerese nell’Ottocento   di Antonio La Gala   In un precedente articolo sulla pittura del Seicento al Vomero, abbiamo raccontato di Salvator...
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CALCIOMERCATO ESTIVO   di Luigi Rezzuti   Prima di iniziare il calciomercato estivo il presidente Aurelio De Laurentiis doveva scegliere il nuovo...
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IL REBUS DELLA SCELTA POST MATURITA’   di ANNAMARIA RICCIO   Orientamento scolastico last minute, se non inesistente: un terzo dei maturandi dice di...
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Spigolature

 

di Luciano Scateni

 

Sanremo, evviva (pardon è un lapsus) ci siamo.

L’Habemus Papam ha riscontri mediatici, pari e forse leggermente inferiori, all’enfasi mediatica che, per un turno di Tg Rai e news on line di varia provenienza, ha celebrato l’habemus Sanremo, con titoli e ampi dettagli che hanno quasi oscurato l’orgiastico racconto quotidiano di fatti e misfatti, relativi al virus pandemico nella ‘variante omicron’. Insomma ci siamo. Squarciato il fitto velo di silenzio, Amadeus ha soddisfatto la sete universale di festivalismo e ha messo fine alla fibrillazione dei cuori pulsanti di chi freme per conoscere il futuro prossimo della kermesse canora, gardenia all’occhiello della Tv di Stato. Il direttore artistico e presentatore non si è risparmiato (vuoi vedere che non lo facesse con quello che guadagna?) e il risultato del meticoloso lavoro di un anno è un esempio di accurato dosaggio, di un menù che prova  a rispettare la molteplicità di gusti musicali dell’Italia: alla fascia d’età di telespettatori ‘capelli bianchi’ Sanremo propone Iva Zanicchi, che ha felicemente festeggiato il compleanno numero 81, Massimo Ranieri, appena (!) settantenne e Gianni Morandi, di anni 76.  Sorprende la non presenza dell’onnipresente Orietta Berti, di due anni più senior, con le sue 78 primavere.  C’è Donatella Rettore, una giovanetta di 66 anni.  Sistemati i fan dello show ‘The senior Voice’, che va riesumando le voci canore dimenticate di over 60, Sanremo copre l’intera gamma di gusti musicali. In gara c’è Achille Lauro, in rappresentanza del genere Maneskin, che hanno ben altro a cui dedicare il tempo di band sulla cresta dell’onda. Per i musicofili che identificano la modernità della musica leggera nel ‘rap’ la proposta di Amadeus è ricca, anzi straricca. Rapper (in parentesi l’età) sono Rkomi (27), Irama (25), Aka 7even (22), Dargen D’Amico (40), HighSnob e Hu (27). Il cast delle 5 serate si completa con il cantautore Miche Bravi (27), il napoletano Giovanni Truppi, rock, jazz (40), DitonellaPiaga, (24) in coppia con la Rettore, la spagnola Ana Mena (24), Sangiovanni (18) il più giovane in competizione, La rappresentante di Lista, gruppo ‘Trip, hop, folk’ siciliano. Sulla scia dei Maneskin anche il gruppo ‘rock alternativo’ Le vibrazioni. La fetta più grande della torta canora è preda dei rapper. Il festival strizza così l’occhio ai giovani, al genere musicale che si propone come alternativo alla canzone melodica. Spesso la velocità del ritmo di questi interpreti ostacola la comprensione del testo, ma che fa, quello che conta è che la rapida successione di parole entusiasmi i ragazzi. Sul palco dell’Ariston anche due giovani talenti.  Gradimento scontato per Elisa, Emma Marrone. Giusi Ferreri, Fabrizio Moro, Mahmood & Blanco, Noemi.

I costi: Amadeus 500/600mila euro.  Da verificare le indiscrezioni sui probabili co-conduttori delle 5 serate (Alessia Marcuzzi, Chiara Ferragni, il velocista Jacobs, oro olimpico).  Certa la presenza di Fiorello e di Ibrahimovic (50 mila a serata). Achille Lauro ospite per tutte e cinque le serate (costo idem).  Elodie: una serata, abiti di Versace. Per gli altri ospiti compensi da fissare di volta in volta (intorno ai 25 mila). I biglietti per i 1900 posti: abbonamento Galleria (5 serate, 672 euro), Platea (5 serate 1.290), una serata in Galleria 100 euro, una in platea 180. Serata finale, Galleria-Platea 320 / 660 euro.  Dagli sponsor la Rai ricava una quarantina di milioni.

 

Rai, ‘cambiare qualcosa per non cambiare niente’

Monica Maggio, alla direzione del Tg1: politicamente un ‘copia-incolla del precedente, con presenze prevalenti della destra. Tg2, confermato Sangiuliano, che uno più di destra è davvero arduo trovarlo. Simona Sala al Tg3, vedremo come se la cava. Vianello, direzione Giornale Radio e Radio 1. Orfeo direzione di ‘Approfondimento’, Casarin (Lega) confermato alla guida della Tgr. Il capolavoro del nuovo amministratore delegato (aveva detto “fuori i partiti dalla Rai”) è però la nomina di Paolo Petrecca direttore di Rai News 24. Chi è Petrecca? Nel 2016 condivideva sul profilo Facebook (pubblico) il link a un gruppo dal nome “Vogliamo Silvio Berlusconi presidente della Repubblica”. Un mese fa ha twittato con la Meloni che ha pubblicato ‘Avanti ragazzi di Buda’ e le fa i complimenti per la sua presenza a ‘Mezz'ora in più’. Dice: “Intervista senza peli sulla lingua e ricca di contributi”. Pensate che Fuortes, numero uno della Rai, così sputtanato, si sia immediatamente dimesso? Errore, se ne sta lì, beato, in viale Mazzini.

(Dicembre 2021)

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