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Tanto per sdrammatizzare   Si De Luca fa 'a chiusura   di Irene Pumpo   Chistu guappo Presidente ha deciso, dint’ a niente, mo n’atu...
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MERCATINI DI NATALE   di Luigi Rezzuti   Natale è ormai alle porte, è ora di lanciarci alla scoperta dei mercatini natalizi più belli e pittoreschi...
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HADDA  FERNI’  STA  PANDEMIA   di Luigi Rezzuti   Appena potrò, metterò le scarpe più comode che ho e farò tanti di quei chilometri a piedi che...
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A VOLTE RITORNANO…: IL CAFFE’ SCOTTO IONNO   di Sergio Zazzera   Scotto Ionno – “lo scozzese biondo”, nel dialetto procidano – si chiamava Vincenzo...
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CALCIOMERCATO ESTIVO   a cura di Luigi Rezzuti   Il calciomercato estivo della Serie A 2020 si è aperto il 1° settembre e si è concluso il 5...
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Miti napoletani di oggi.83 IL “BASSO”   di Sergio Zazzera   Fino anche ai primi decenni del secolo scorso, nei palazzi signorili di Napoli era...
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LA CASA DI TOTO’ CADE A PEZZI   di Luigi Rezzuti   Scatta di nuovo l’allarme a Napoli: la casa in cui visse Totò sta cadendo a pezzi. L’allarme...
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LA LUNGA STORIA DEL PONTE SULLO STRETTO    a cura di Luigi Rezzuti   Il Ponte sullo Stretto ancora non c’è ma è già costato 300 milioni di euro. Sono...
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Credenze napoletane (1) Riti e superstizioni   di Alfredo Imperatore   Se c’è una credenza che accomuna tutte le persone, nei vari angoli della...
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Un agosto di tanti anni fa   di Luigi Rezzuti   Era l’agosto del 1960, in discoteca si ballava e ovunque imperversavan Peppino di Capri e Fred...
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SPIGOLATURE

 

di Luciano Scateni

 

L’invito. Rai 3 “Generazione Bellezza”

Sarebbe interessante affidare al responso dei sondaggi il quesito: “Quanti followers del conduttore televisivo che il gossip classifica come il più sexy e che gli utenti Rai assolvono a pieni voti per la lettura condivisa-contestata di ‘Stanotte a Napoli’, hanno pari empatia per


Emilio Casalini, autore e conduttore di  “Generazione Bellezza”, che precede “Un posto al sole” e racconta di qui al 9 gennaio un’Italia ‘altra’, ovvero storie di coraggio e creatività di persone e luoghi da Nord a Sud, non di Venezia, Roma, Napoli, Firenze, ma di piccole isole del miracolo italiano, ignorate dai sontuosi programmi che Alberto Angela e Corrado Augias propongono, anticipati e seguiti dal tam tam di ripetuti spot promozionali.  Casalini e il suo percorso professionale, ricco, intenso, ben oltre i curricula di giornalisti più famosi e meno impegnati a raccontare realtà drammatiche o, nel caso di ‘Generazione bellezza’, realtà stupefacenti ma ignorate, ritenute poco idonee ai grandi ascolti televisivi. Dunque Casalini: premi giornalistici (‘Ilaria Alpi’, e il  ‘Baldoni’ sulla condizione dei ragazzi iraniani), laurea in Relazioni internazionali, fotoreporter di settimanali, autore di documentari sull’Europa orientale, dell’inchiesta “Invisibili siete voi” sul lavoro minorile, collaboratore di Rai News (campi profughi in Albania), autore del programma “Dagli Appennini alle Ande” (sfruttamento petrolifero della Guinea), inviato di ‘Report’ (sull’ambiente), di Rai Educational, autore di Crash (caporalato in Puglia), inviato in Iran, sua l’indagine sui rifiuti tossici italiani provenienti dalla Cina, collaboratore del Corriere della Sera.  

“Generazione Bellezza” esemplifica come poco altro delle reti pubbliche e commerciali un possibile modello alternativo alla ‘paccottiglia’ imposta da interessi commerciali (pubblicità) che infliggono ai telespettatori un ignobile mix di banalità, volgarità, superficialità, di valori opposti all’etica, dosi massicce di pettegolume, con poche eccezioni di televisione ‘no trash’, per merito di isole d’alto profilo come appunto “Generazione bellezza”, alla sua seconda stagione. In 15 puntate, Casalini propone progetti, storie di persone e comunità, che disegnano il loro destino con intelligenza creativa, intraprendenza e valorizzano l’identità dei territori, generano bellezza, economia sostenibile, condivisa. Il viaggio sosta dentro luoghi e visioni dell’Italia orgogliosa di se stessa, che non si lamenta e crea spazi dove vivere bene ed essere felici. Mostra paesaggi, tradizioni, agricoltura, archeologia, artigianato, architettura, enogastronomia, arte, cultura, natura, connessioni tra le persone, i saperi e i patrimoni disponibili di persone comuni, replicabili ovunque, che lavorano per realizzare sé stesse e la terra in cui vivono.

Le puntate di questa seconda serie hanno narrato “Il sogno di una comunità”, quella di Sciacca, in Sicilia, che vince la crisi con la decisione di diventare coesa, competente e consapevole del valore di ciò che la circonda, che crea un turismo di comunità sostenibile, duraturo nel tempo. “Il teatro di Andromeda” è la visione di un pastore che dà voce alla sua anima di artista e con le sue mani costruisce un teatro di pietra in cima ad una montagna nel centro della Sicilia, strumento perfetto per godere la sontuosità del paesaggio circostante. “Le panchine della felicità”, idea geniale di Chris Bangle, famoso designer di auto che ha scelto l’Italia e inventa le ‘panchine giganti’, collocate opportunamente per godere i suggestivi panorami delle Langhe e attrarre migliaia di turisti. “Va’ zapp, vai a zappare” dice di Giuseppe Savino, contadino foggiano dal coraggio visionario, che introduce la bellezza nella campagna, con la consulenza di architetti della sua terra che la ridisegnano per un’agricoltura delle relazioni, un profitto giusto e la sconfitta del caporalato, dello sfruttamento del lavoro. Da non perdere “Il sindaco”, racconto del coraggio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, che ha protetto la sua terra dall’abusivismo edilizio e oggi ha lasciato il suo comune come un modello di sviluppo sostenibile, dove anche un bambino di 6 anni, da grande vuole fare il sindaco. Insomma visioni di territori in recuperata armonia. Parlarne, come fa questa nota, è lontano anni luce dalla qualità, dall’unicità, dall’impegno civile di ‘Generazione Bellezza’ che la Rai farebbe bene a promuovere come esempio di buona, buonissima televisione e a pubblicizzare quanto, se non di più, di programmi simili, ma non di pari “Bellezza”.

(Gennaio 2022)

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