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Una passeggiata nel quartiere Sanità   di Luigi Rezzuti   Napoli ha tanto da offrire. Ogni volta scopro qualcosa di nuovo, che magari era lì da...
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Chiesa della Madonna del Buon Consiglio di via Girolamo Santacroce   di Antonio La Gala   La Chiesa parrocchiale della Madonna del Buon Consiglio...
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Gioacchino Toma, pittura e mestizia   di Antonio La Gala   Gioacchino Toma nacque a Galatina (Lecce), nel 1836. Rimase orfano a sei anni e trascorse...
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Il pittore Gaetano Ricchizzi   di Antonio La Gala   Figura singolare di uomo e di artista, Gaetano Ricchizzi, (Napoli 1879 - Napoli 1950), è fra i...
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IL ROMANZO DELLA FINE DI UN REGNO   di Sergio Zazzera   Della nutrita comunità svizzera vissuta a Napoli nel secondo periodo della monarchia...
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Una dinastia di pittori: i Pratella   di Antonio La Gala     Nel mondo della pittura è frequente il caso in cui in una stessa famiglia si contano...
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SUPERLEGA, UNA BOLLA DI SAPONE   di Luigi Rezzuti   La Superlega è a un passo dalla chiusura. Poche ore dopo la sua nascita. E’ stata una notte...
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L’IDRAULICO   dI Luigi Rezzuti   L’idraulica per noi non ha misteri (semmai, forse, il contrario). Lavandino del bagno intasato, l’acqua ristagna o...
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Gli studenti hanno scelto le scuole superiori   di Annamaria Riccio   Chiuse le iscrizioni per le scuole superiori, Semrush individua le scuole che...
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Il tempo del vino e delle rose Caffè letterario piazza Dante 44/45, Napoli Info 081 014 5940   Parafrasando Seneca, laddove c’è umanità ci può essere...
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Spigolature

 

di Luciano Scateni

 

Habemus papam

e che papa!

 

L’intero pianeta dell’informazione si è giustamente appropriato di un evento inaspettato, di altissimo profilo giornalistico, di un ‘caso’ che chiarisce e coincide perfettamente con il significato di ‘scoop’, che ogni direttore di quotidiani e settimanali vorrebbe esibire: lunga, intensa, affascinante presenza di Papa Francesco nello spazio televisivo di ‘Che tempo che fa’. Per non perdere neppure una virgola del colloquio a distanza di Bergoglio con Fazio, non c’è che leggere i resoconti pubblicati dai media o recuperare il filmato su Rai Play. In poche righe si può solo proporre un campionario parziale di termini e tentare di definire la statura universale di Bergoglio: saggezza, solidarietà, lungimiranza, cultura, bontà, pacifismo, serenità, ottimismo, simpatia, empatia, tolleranza, accoglienza, sensibilità, umiltà, amore, altruismo, rispetto, comunicatività, elegante umorismo, fascino...

 

Buona, confortante, la notizia del Covid che sembra perdere virulenza e mutare in forme ‘più umane’ e che potrebbe presto ridimensionarsi a patologia stagionale, simile all’influenza. L’ottimismo ha una sua ragione perché nasce nel cuore dell’inverno, stagione potenzialmente soggetta a pericolose impennate di diffusione del virus. Di qui le previsioni della scienza di un auspicato recupero della normalità per la prossima primavera. E che dire^ Se son rose, fioriranno.

 

La classe non è acqua, tanto meno lo charme dell’avvocato Agnelli che ne ha lasciato a iosa in eredità. La prova ieri sera, sul tardi: in vista di osservare spazio e commenti Rai del Tg2 Sport dedicati al 2 a 0 del Napoli in trasferta a Venezia, abbiamo atteso, con infinita e non rassegnata pazienza,  il the end di conduttori e ospiti soggiogati dal fascino indiscreto della Juventus,  che ha monopolizzato la rubrica sportiva della televisione pubblica per una buona mezz’ora. I poveri protagonisti del meticoloso, dettagliato, pignolo racconto del 2 a 0 della vittoria juventina sul modesto Verona, hanno vissuto, con evidente disagio, l’onere di aggrapparsi a ogni minimo spunto per giustificare il tg sport a tinte uniche, in bianconero. Nel tentativo di ingannare i tempi di attesa abbiamo intuito che, nel rispetto del bon ton ereditato dall’Avvocato, i successori si sono imposti di non pubblicizzare l’estensione dell’impero mediatico della Fiat (giornali, Tv, radio) al segmento di informazione sportiva della Rai. La scoperta ha sollecitato un ovvio raffronto con le testate del gruppo Gedi. Nessuna sorpresa: per dire della ‘strabiliante’ vittoria della Juventus sui poveri veneti, il quotidiano confindustriale, comprato dagli Agnelli, ha usato il massimo carattere tipografico e il titolone domina il paginone di ‘Repubblica

(Febbraio 2022)

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