NEWS

La vendetta   di Alfredo Imperatore   Il marchese Antonio De Franciscis aveva un grande negozio per la rivendita di tappeti, a Palermo. e un...
continua...
IN UN PAESINO SPERDUTO DI MONTAGNA   di Luigi Rezzuti   Quello che sto per raccontare non esce da una bella penna di un autore di storie romantiche,...
continua...
Ti tendo una mano   di Mariacarla Rubinacci   In piedi guardi. Sull’orlo della fossa i sacchi neri nascondono l’orrore, una scarpa è attorcigliata...
continua...
Il “Parco Marcolini”   di Antonio La Gala   La vasta area vomerese attorno alle attuali vie Luigia Sanfelice, Toma e Palizzi, in passato veniva...
continua...
Vincenzo Irolli: arte o commercio?   di Antonio La Gala   Vincenzo Irolli (Napoli,1860 - 1949), scoprì la passione per l'arte a diciassette anni,...
continua...
Luigi si comprò un nemico   di Alfredo Imperatore   La storia si svolge a Giugliano, in Campania, negli anni trenta del ventesimo secolo. Il bullismo...
continua...
Credenze napoletane (1) Riti e superstizioni   di Alfredo Imperatore   Se c’è una credenza che accomuna tutte le persone, nei vari angoli della...
continua...
UNA STORIA COMMOVENTE   di Luigi Rezzuti   Miguel e Maria Garcia si sono conosciuti per le strade colombiane quando, entrambi senzatetto, erano...
continua...
Da Nicola Garofano   No, lockdown. Io non voglio restare di nuovo a casa   Patrizia è tornata. Grande successo per il nuovo, divertentissimo video...
continua...
Il Medio Evo del Gambrinus   di Antonio La Gala   Il Gambrinus è una delle "glorie" riconosciute della nostra città. Anche le personalità più...
continua...

“RESISTENZE”

 

di Sergio Zazzera

 

Ricorre oggi, 28 settembre, mentre scrivo queste righe, il 79° anniversario dell’inizio delle Quattro Giornate di Napoli. Cinque giorni fa, il 23, è stato ricordato il 37° anniversario dell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani. E, se in queste righe accomuno i due eventi, ciò vuol dire che essi sono scollegati soltanto all’apparenza; ma mi spiego.


L’episodio delle Quattro Giornate di Napoli, durante le quali la città insorse, prima in Europa liberandosi da sola dal giogo dell’occupazione nazista, è ascrivibile, senza alcun dubbio (a parte quelli manifestati, ma con motivazione inconsistente, da Giorgio Bocca) al più ampio movimento della Resistenza.

Tale sostantivo è derivato dal verbo “resistere”, al quale il Vocabolario Treccani attribuisce il significato primario di «Opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione e impedendone o limitandone gli effetti». A fronte di tale definizione, perciò, è più che ragionevole ammettere l’esistenza di più “Resistenze”, al pari della pluralità di “fascismi” riconosciuta da Umberto Eco.

Non ho, dunque, difficoltà a considerare un episodio di “resistenza” anche l’attività posta in essere da Giancarlo Siani in quella breve prima metà degli anni 80 del secolo scorso. Siani, infatti, con le sue inchieste giornalistiche, che riferivano i dati che egli stesso acquisiva sul campo impervio di Torre Annunziata, ha operato per opporsi all’attività della criminalità organizzata imperante in quel territorio, al punto che i risultati da lui conseguiti hanno contribuito non poco a consentire a organi di polizia e magistratura d’infliggere a quella criminalità il durissimo colpo che i media a suo tempo resero noto al pubblico. Hanno contribuito, cioè, a “resistere” all’azione della camorra torrese; e non è un caso se a essere celebrata, ancora oggi, è la sua morte, e non quella dei tanti caduti nelle guerre e nelle faide camorristiche.

(Settembre 2022)

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen