PROCESSO JUVENTUS
di Luigi Rezzuti
Diceva ‘o nonno mio: “E tutto fernesce a tarallucci e vino”.
La Juventus dallo scandalo “Calciopoli”, negli anni ha continuato con illeciti sportivi, plusvalenze fittizie e falsi in bilancio.
Sembrava una cosa molto grave e, in un primo momento, si parlava addirittura di retrocessione e di atti perseguibili anche penalmente.
In un primo giudizio la società fu penalizzata con meno 15 punti in classifica, ridotti poi a meno 10, dopo il ricorso presentato dalla società.
Quindi la sentenza definitiva del Tribunale Federale Nazionale: uno scandalo nello scandalo.
La società ha patteggiato e la sentenza è stata quella di far pagare una semplice e irrisoria multa di soli 718mila euro e altre piccole multe per gli ex dirigenti bianconeri: Fabio Paratici, Pavel Nedved e Federico Cherubini.
La sentenza definitiva è stata redatta con la seguente motivazione: “La penalizzazione di meno 10 punti in classifica da scontare nella stagione in corso, anche in un’ottica equitativa, si rileva del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza come innanzi enunciati”. Con questa sentenza anche la posizione dei club coinvolti nelle sospette partnership si alleggerisce. La loro posizione potrebbe essere rivista soltanto nel caso in cui, dalla Procura della Repubblica, titolare dell’inchiesta Prisma, dovessero emergere nuovi elementi.
Il pronunciamento del Tribunale Federale Nazionale che ha approvato il patteggiamento tra la Juventus e la Procura Federale mette fine a tutti i procedimenti sportivi nei confronti del club bianconero. La notizia ha risollevato anche il titolo in Borsa facendo guadagnare agli azionisti il 4,60%. Dopo aver risolto ogni situazione con gli organi di giustizia sportiva, il club bianconero è pronto a programmare la prossima stagione. Ma non finisce qui. Archiviati tutti i procedimenti della giustizia sportiva, il club bianconero ha dovuto affrontare il processo avviato dall’inchiesta Prisma, aperta dalla Procura della Repubblica di Torino. Lo scorso 10 maggio il giudice dell’Udienza Preliminare (GUP) ha rimandato alla Cassazione la decisione sulla competenza territoriale. La prossima udienza è stata fissata per il 26 ottobre, ma ora, dopo la decisione del Tribunale Federale Nazionale, l’Uefa, organo giudicante per il processo Prisma, sarà chiamata a chiudere la questione: l’opzione più probabile è quella di una sospensione annuale dalle competizioni europee.
Diceva ‘o nonno mio:” E tutto fernesce a tarallucci e vino”.
(Giugno 2023)