NEWS

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA MI RITROVAI IN UNA SELVA OSCURA   di Luigi Rezzuti   Una sera d’estate, quelle sere calde, dove veramente l’afa...
continua...
 La grande Illusione   di Alfredo Imperatore   Marx ed Engels hanno formulato una dottrina che rappresenta l’evangelo dei “protestanti...
continua...
Una giornata d’autunno   di Luigi Rezzuti   Stamane mi alzo più tardi del solito. Dai vetri della finestra guardo il cielo: non è più azzurro e non...
continua...
CAMPIONATO DI CALCIO DI SERIE A 2021 – 2022   di Luigi Rezzuti   Il Campionato di calcio di Serie A è iniziato il 22 agosto per terminare il 22 maggio...
continua...
TOTO ALLENATORI   di Luigi Rezzuti   La rivoluzione azzurra è già iniziata con la scelta del nuovo ds Giovanni Manna. Il Napoli ha tre priorità per la...
continua...
Al via mercoledì 2 giugno ad Ascea Marina il progetto "Alétheia e Doxa"      Prenderanno il via mercoledì 2 giugno alle ore 17,00 in piazza Europa ad...
continua...
 INAUGURATA LA SEZIONE ANPI “AEDO VIOLANTE”   Siamo lieti di pubblicare il discorso di Giancarlo Violante, in occasione dell’inaugurazione della sezione...
continua...
SOTTO AL TAPPETO   di Sergio Zazzera   “Città segreta”, nell’immaginario di Corrado Augias, Napoli ha costituito il tema della trasmissione...
continua...
L’ANTICA ICONOGRAFIA DEL VOMERO   di Antonio La Gala   Le vecchie immagini di un luogo sono uno strumento per la conoscenza di quel luogo, dei...
continua...
Ritrovare la memoria   di Gabriella Pagnotta   Giorni fa sono rimasta colpita da un articolo di Enzo Bianchi su uno dei mali del nostro tempo che...
continua...

Il Vomero, il salotto di Napoli

 

di Luigi Rezzuti

 

Il Vomero, a fine 800, nel corso del risanamento, fu trasformato in una zona residenziale, pronta ad accogliere il ceto borghese. Quello che era un quartiere rurale, con le sue campagne, popolate da contadini, divenne agli inizi del 900 un riferimento di eleganza e di interesse culturale. Il Vomero e, in particolare Via Scarlatti, si presentavano come un’elegante zona residenziale, con bellissimi palazzi, ville, vie alberate, per il passeggio, e caffè. Nel tempo, poi, il quartiere collinare partenopeo si è trasformato anche in una delle aree commerciali più importanti della città. Infatti, negli ultimi cinquant’anni, è diventato meta degli appassionati dello shopping e di tutti gli amanti della moda e delle boutique ricercate. Via Scarlatti, insieme a Via Luca Giordano, è senza dubbio una delle principali arterie del Vomero ed è, oggi più che mai, la regina incontrastata dello shopping vomerese. Ha ospitato atelier di prestigio, fin dagli anni 70, ma ha conosciuto un maggiore incremento da quando, durante l’amministrazione Bassolino, è diventata area pedonale. A rendere questa via ancora più frequentata, non solo dai Vomeresi, è stata anche l’inaugurazione, negli anni Novanta, della Linea 1 della metropolitana, con una delle sue stazioni nella vicinissima Piazza Vanvitelli. Via Scarlatti si estende dalla Funicolare di Montesanto, stazione di Via Morghen, per intenderci, fino al Ponte di Via Cilea. Nel suo percorso rettilineo, a prescindere dalla svolta verso Via Cilea, incrocia la bellissima Piazza Vanvitelli, da un lato, e Via Luca Giordano, dall’altro. Un lungo, piacevole passeggio, dove poter trovare negozi come i grandi store, quali Zara, Piombo, Ovs, Coin, Piazza Italia, Cisalfa, Tezenis, Intimissimi, Kiko e Sephora. E non vanno dimenticate le antiche boutique nè i piccoli negozi artigianali, che hanno resistito alle crisi, preservando il fascino di quei luoghi. Insomma si ha l’imbarazzo della scelta e non solo sul fronte moda.

Via Scarlatti, infatti, va vissuta a pieno e sono meta obbligatoria per gli acquisti anche tutte le piccole stradine limitrofe, dove ci sono negozi che soddisfano i gusti più ricercati. Per una sosta intellettuale c’è, in Via Luca Giordano, una mega-libreria Mondadori, disposta su due piani. In Via Merliani c’è lo storico Varzi, un negozio minuscolo, dove è possibile trovare qualunque articolo di cartoleria, soprattutto i più stravaganti ed originali.

Vi si incontrano anche piccole gioiellerie, che hanno accompagnato diverse generazioni nei momenti più felici della vita, proprio alla fine di Via Scarlatti, il negozio Lunaria. E, ancora, lo storico Martone, riferimento per l’abbigliamento per bambini che, insieme a Florida, in Via Merliani, è un pezzo di storia del Vomero. Chi passeggia per Via Scarlatti trova, tra l’altro, negozi di giocattoli, ii nuovissimo LEGO e Vespoli Giocattoli che, più che un negozio, potrebbe essere definito un toys megastore. un locale molto grande, dove è possibile trovare un assortimento pressoché unico per tantissime fasce di età.

Se credete, però, che Via Scarlatti sia affascinante solo quando si affolla, nel pomeriggio, di tante persone che si dedicano a shopping e ad aperitivi, provate ad andare a passeggio al mattino, mentre la città si sveglia lentamente e si prepara a correre e a diventare caotica. Ebbene, questa strada può regalarvi un momento di pace e di relax nel cuore della città. Alberi, silenzio, negozi chiusi, ma vetrine sfavillanti, da cui gli occhi sono attratti per sbirciare e curiosare, piccoli ritrovi, con tavolini all’aperto, dinanzi ai quali trattenervi per gustare un fragrante caffè napoletano e un cornetto appena sfornato. Via Scarlatti è anche questo, il ritrovo dei Vomeresi o di chi è di passaggio ma vuole cominciare la giornata nel migliore dei modi. Ci si sente, avvolti da eleganza e silenzio e si avverte il desiderio di ritornarvi. Il forte richiamo di persone di qualunque età in questa strada non poteva non generare un fiorire di bar, caffetterie, gelaterie, ristoranti, pub e street food.

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito, infatti, ad un vero e proprio boom di piccoli e grandi locali, pronti ad un’offerta variegata, per tutte le esigenze, e adatta anche ai gusti più particolari. Chi si trattiene solo per un aperitivo o vuole sedere un po’ con i bambini per mangiare un panino, chi non vuole rinunciare alla pizza, chi prende un toast, prima di andare al cinema o al teatro, chi desidera cibi esotici trova tutto questo al Vomero.

Le strade del Vomero sono tutte dedicate e intitolate a grandi musicisti, artisti e compositori, che hanno arricchito la storia italiana. Lo stesso vale per la via oggi famosa per lo shopping ma che, a suo tempo, fu legata al nome del più grande compositore della musica barocca, il palermitano Alessandro Scarlatti. Vissuto a cavallo tra il ‘600 e il ‘700, Scarlatti fu considerato dai musicologi come uno dei più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana. Compose quasi 700 cantate, di cui circa 600 per voce solista, nella maggior parte per soprano. Fu il maggiore compositore d’opera italiano tra la fine del XVII e l’inizia del XVIII secolo. È stato il compositore di musica barocca per eccellenza, particolarmente famoso per le sue opere. In campo operistico è considerato uno dei fondatori della grande scuola musicale napoletana. Ci piace immaginare che, nell’atmosfera magica, che si respira a Via Scarlatti, sarebbe suggestivo poter ascoltare le cantate del compositore, mentre si passeggia.

Poteva mai mancare, nel salotto di Napoli, un giornale, che sprizzasse da tutti i pori il sano orgoglio del bel quartiere residenziale? Di certo no, non sarebbe stato possibile ed è così che, dall’idea della giornalista Marisa Pumpo Pica e di chi scrive (Luigi Rezzuti ndr) nacque, con autorizzazione del Tribunale di Napoli, n 65 del 12/10/2005, il periodico “IL VOMERESE”, che trovò subito un largo consenso tra i Vomeresi. E non solo, in quanto, nelle intenzioni dei fondatori, il giornale doveva, come accadde, “aprirsi al quartiere, senza per questo escludere uno sguardo più ampio verso ciò che avviene intorno, nella città, nella regione, nel Paese, nel mondo. Doveva essere, con tutta l’umiltà di una piccola testata, una realtà, grazie alla quale ci si apre al mondo.“ (Cfr. IL VOMERESE, articoli del direttore responsabile, nel suo primo numero su stampa e nel primo numero on line.) 

Accanto a nomi “storici“ della cultura partenopea, e vomerese in particolare, come Sergio De Luca, Bruno De Vito, Alberto Del Grosso, Lorenzo Donadio, Peppe Iannicelli, Luciano Galassi, Antonio La Gala, Michele Nardelli, Donato Pica, Romano Rizzo, Luciano Scateni, Anna Maria Schiano, Sergio Scisciot, Renato Sinno, Sergio Zazzera, hanno fatto sentire la loro voce, tanti altri collaboratori, di non minore spessore. Tra questi, Luciana Alboreto, Francesca Bruciano, Fabio Casamassima, Valerio Esca, Umberto Farese, Gianfranco Lucariello, Gabriella Pagnotta, Loredana Pica, Ilaria Rezzuti, Anna Maria Riccio, Maria Carla Rubinacci. Con loro, anche tanti altri giovanissimi giornalisti, di cui non abbiamo dimenticato il valore e che non citiamo, solo per comprensibili motivi di spazio. Per questi giovani talentuosi IL VOMERESE ha rappresentato “una palestra di giornalismo e di vita”, stando a quanto uno di essi ci scrisse in una lettera, molto bella, che riscaldò il nostro cuore, come un dono indimenticabile. Molti di loro, oggi, scrivono sulle maggiori testate cittadine e nazionali.

********************

Si fa presente che gli esercizi commerciali sono qui indicati unicamente allo scopo di rendere evidente l’evoluzione del Vomero anche sotto il profilo commerciale.

(Gennaio 2024)

BilerChildrenLeg og SpilAutobranchen