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 Colloqui di Salerno 2023-2024  Al Complesso San Michele la mostra di Annabella Rossi  'Vivere la realtà è già scienza'"   di Claudia Bonasi  ...
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Giuseppe Cicala Uomo non comune e poeta “speciale”   di Romano Rizzo   Giuseppe Cicala è stato un uomo dai molteplici interessi che ha trovato il...
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Un pittore randagio: Luigi Brancaccio.   di Antonio La Gala   Luigi Brancaccio(1861-1920) non va confuso con i noti artisti suoi omonimi, Carlo...
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A Napoli nasce Foolers Village, il polo dell’innovazione per le nuove startup. Il progetto è firmato Università degli Studi di Napoli Federico II e...
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L’architettura delle stazioni ferroviarie dell’Ottocento   di Antonio La Gala   Le prime stazioni ferroviarie, quando sorsero attorno a metà...
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Parlanno ‘e poesia Giulio Pacella   di Romano Rizzo   Spesso mi sono chiesto perché la figura di un grande poeta come Giulio Pacella si affaccia...
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Ritrovare la memoria   di Gabriella Pagnotta   Giorni fa sono rimasta colpita da un articolo di Enzo Bianchi su uno dei mali del nostro tempo che...
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Nuovo centro sportivo e nuovo stadio

 

di Luigi Rezzzuti

 


Aurelio De Laurentiis lo ha più volte dichiarato: il centro di Castel Volturno non dovrebbe restare in eterno la sede del club. L’idea del leader della Filmauro è quella di spostarsi, ideando e costruendo una sede all’avanguardia, un luogo dove apporre la prima pietra del nuovo “SSC Napoli Konami Training Center”. Come riportato da “Il Mattino” il presidente del Napoli è stato ospitato a Castellammare di Stabia, dove ha incontrato il prefetto.  L’obiettivo è stato quello di valutare i grossi spazi disponibili sulla collina di Solaro, un’area di ben 50.000 metri quadrati, ma, a quanto pare, i tecnici del presidente avrebbero constatato l’incompatibilità degli spazi con un possibile centro sportivo. Intanto la querelle sullo stadio Maradona tra il presidente De Laurentiis e il Sindaco di Napoli, Manfredi,  va avanti da tempo. Ogni tanto viene fuori la notizia che De Laurentiis vuole costruire un nuovo stadio, lo stadio ad Afragola. Infatti  dichiara: “Ad Afragola mi hanno messo a disposizione tantissimi ettari di terreno, ma non porterei mai lo stadio del Napoli fuori dal Comune. Non ho bisogno di investimenti, sono tutti soldi miei. Però c’è bisogno di velocizzare la burocrazia, perché in questo paese chi ha iniziative imprenditoriali viene combattuto da chi preferisce il dolce far niente.” Qualche giorno fa al Tgr Campania la terza notizia “Bomba”: il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis spiazza tutti e annuncia la sua intenzione di costruire un nuovo stadio per il suo Napoli: “Non rifarò l’impianto di Fuorigrotta, ma costruirò uno stadio nuovo a Bagnoli. In  30 mesi avremmo uno stadio pronto per essere tra quelli di Euro 2032. Potremmo fare la prima amichevole estiva, diciamo, il 15 luglio 2027, con una grande festa inaugurale, pirotecnica, portando tutti li, via mare. Chiedo al sindaco di Napoli di aiutarmi in questo progetto, potremmo dar vita anche ad un centro commerciale insieme al nostro centro tecnico”.


Immediatamente è arrivata la risposta del Sindaco Manfredi, che ha raffreddato l’entusiasmo del presidente. Il Sindaco ha riferito di aver ricevuto una telefonata da De Laurentiis che gli aveva chiesto un incontro per illustrare la sua idea. Un incontro a cui – ha sottolineato Manfredi – dovrà essere presente anche Invitalia che è proprietaria dei suoli dell’ex area Italsider a Bagnoli. “Io non posso parlare di suoli che non sono i miei, valuteremo, quando ci sarà la possibilità, e ne parleremo” Poi ha aggiunto: “I tempi delle bonifiche sono più lunghi rispetto a quelli del progetto di De Laurentiis. Abbiamo definito, in maniera molto dettagliata, un cronoprogramma unitamente al ministro e a Invitalia. Tra aprile e maggio dovrebbero essere assegnati i fondi dal ministero dell’Ambiente, dopo la loro rimodulazione e dall’inizio dei lavori, i tempi di bonifica sono dai   tre ai cinque anni. Inoltre la realizzazione di uno stadio sarebbe un’operazione complessa perché lì esiste un piano urbanistico che andrebbe modificato nella  destinazione d’uso già definita, ci sono vincoli generali. Credo che la priorità e la via maestra siano rappresentate da  un intervento di ristrutturazione dello Stadio Maradona. Esiste una norma, la legge sugli stadi, che dà un percorso definito, dal punto di vista procedurale, per quanto riguarda gli accordi tra Comune e società sportive, per la ristrutturazione degli stadi. Su questo, lo ripeto, c’è la massima disponibilità da parte del Comune e del Governo nazionale e ne ho parlato a lungo con il   ministro Andrea Abodi”.

(Marzo 2024)

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