E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA
di Mariacarla Rubinacci
E’ arrivata, malgrado i 40 giorni di pioggia promessi e quasi mantenuti dal 4 aprile scorso, secondo il proverbio del vecchio passato, che poi, passato non lo è del tutto, a dispetto dei cambiamenti climatici, del buco dell’ozono, dell’effetto serra.
E’ arrivata. La vedo nei germogli delle mie piantine, che ho nei vasi sul balcone. Il Geranio ha rinforzato le sue foglie, tra le quali fa capolino un bel rosso corallo. L’Amarillis ha dato sfoggio della sua abilità di avere ben 4 gigli disposti a croce perfetta su un gambo lungo lungo, che ondeggia un po’ pericolosamente al venticello della sera. La Bounganville ha squarciato le sue gemme gonfie, da cui le foglioline si trasformeranno in fiori violacei, (la mia ha questo colore). La Vite del Canadà allunga i suoi teneri filamenti in cerca di agganci, che la faranno arrampicare lungo il muro: io, in ottobre, la poto drasticamente, dopo aver ammirato il fogliame brunito dall’autunno ed immaginato il colore dello sfondo di quel romantico film “Autunno a NY” con R. Gere. Che sogno! E rinasce ogni volta più vigorosa.
Ebbene, è arrivata la primavera. Ha bussato ai vetri della mia porta-finestra, mi ha fatto riporre i golfini dell’inverno, mi ha consigliato di alleggerire le coperte del letto e… mi ha fatto sentire felice.
Parola grossa, impegnativa, la felicità. Sul vocabolario è descritta come forma di appagamento, di serenità, di contentezza, di gioia. Quanti sinonimi per farci capire, in fin dei conti, che basta uscire dal proprio guscio buio e lanciare lo sguardo intorno, fermarsi un momento, spiare il cielo sgombro per vederlo finalmente azzurro, come lo desideriamo, farsi avvolgere dal delicato profumo che viene da quel furgoncino all’angolo della strada, colmo di vasetti fioriti e di colori da far invidia all’arcobaleno, (il vivaista li ha fatti germogliare in serra…. beato lui!). Basta poi sorridere a quel bambino con il grembiulino blu, che sta correndo fuori dalla scuola e che ci viene incontro tutto….
Tutto “primaverato”. E’ questo l’originale aggettivo che mi scrisse un alunno di terza elementare, nello svolgimento del suo temino dal titolo: E’ arrivata la primavera. Voi che avete avuto la bontà di leggere queste mie umili riflessioni, come vi sentite? State germogliando un po’? La primavera è arrivata per tutti, anche se molti forse non se ne sono accorti. La stagione del risveglio speriamo ci porti il risveglio anche delle coscienze, del vivere secondo il buon criterio e del sorriso che ci fa dire bongiorno al vicino di fronte, sul balcone, che sta innaffiando la piantina, comprata appena ieri dal furgoncino tutto colorato.
(Maggio 2014)