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Buon Natale   di Mariacarla Rubinacci   Natale 1920. Natale 1921. sono ormai un ricordo lontano, archiviato, chiuso in uno sgabuzzino come una cosa...
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Normalità……. È Sognare                                                      di  Mariacarla Rubinacci   La sera era ormai inoltrata, l’aria fresca...
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Attilio Pratella, la vita.   di Antonio La Gala   Attilio Pratella è uno fra i più noti pittori che hanno operato a Napoli negli ultimi anni...
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E’ arrivato l’autunno   di Luigi Rezzuti   L’autunno è la stagione che ci accompagna verso l’inverno. Ufficialmente inizia con l’Equinozio...
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Miti napoletani di oggi.89 “THE PASSENGER”   di Sergio Zazzera   Vi fu un tempo in cui il concetto di “Guida” evocava immediatamente il Baedeker –...
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Gioacchino Toma, pittura e mestizia   di Antonio La Gala   Gioacchino Toma nacque a Galatina (Lecce), nel 1836. Rimase orfano a sei anni e trascorse...
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LA FRITTATA   di Luigi Rezzuti   Da ragazzo Arturo abitava in una traversa del Corso Garibaldi che congiungeva il corso con il Borgo di Sant’Antonio...
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Pensieri ad alta voce di Marisa Pumpo Pica   Dietro il velo delle parole… Senso e abbandono   “Le parole sono pietre. Sono proiettili”, ebbea dire...
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IL TEST DI MEDICINA   di Annamaria Riccio   Il test di medicina cambia ancora. Tante le novità di quest’anno: si torna alla vecchia prova nazionale...
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Spigolature   di Luciano Scateni   “Soy Giorgia, soy mujer…alalà”   La Treccani, Corte Suprema che tutela la ricchezza della lingua italiana, a...
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Miti napoletani di oggi.24

LA CITTA’ METROPOLITANA

 

di Sergio Zazzera

 


Disciplinata dal testo unico sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), la “città metropolitana” è una istituzione prevista dall’articolo 114 della Costituzione, come modificato dalla riforma del 2001; per Napoli, in particolare, essa è destinata a rilanciare sul tappeto problemi analoghi a quelli che emersero a seguito dell’istituzione della “Grande Napoli”, attuata mediante i regi decreti legge 15 novembre 1925, 3 giugno 1926 e 30 ottobre 1927, che resero parte integrante del territorio cittadino molti degli antichi “casali”, la cui esistenza si era articolata attraverso un arco di tempo che andava dalla monarchia aragonese fino al Decennio francese.

Ed è proprio in questi problemi che risiede il nucleo del mito: l’idea di fondere in un’unica città, sia pure “metropolitana” l’intero territorio della provincia renderà, da una parte, estremamente difficoltosa la gestione di quella parte di territorio costituita dalle isole e, dall’altra, rischierà di provocare la progressiva perdita di un’identità – urbanistica, sociale, culturale –, che quelle realtà avevano acquisito, in maniera altrettanto progressiva, attraverso i secoli, se non, addirittura, l’ancor più grave disorientamento identitario delle rispettive popolazioni.

Se, poi, l’istituzione del nuovo organismo dovesse essere accompagnata dalla creazione di strutture amministrative costituenti un doppione di quelle oggi esistenti (Amministrazione provinciale, Prefettura), il mito contemporaneo sarà enormemente simile a quello classico di Sisifo.

(Giugno 2014)

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